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Cronaca Taranto

Sparatoria nel quartiere Tamburi di Taranto: autopsie sui corpi di Carmelo Nigro e Pietro Caforio

Sono state eseguite questo pomeriggio, presso l’obitorio dell’ospedale Santissima Annunziata, le autopsie sui corpi di Carmelo Nigro, 45 anni, e Pietro Caforio, 34 anni, le due vittime della sparatoria avvenuta la sera del 16 luglio scorso in via Machiavelli, nel rione Tamburi.

L’incarico per gli esami autoptici è stato affidato al professor Francesco Introna dal magistrato titolare delle indagini, con l’obiettivo di fare piena luce sulla dinamica dell’agguato e sui colpi risultati fatali per i due uomini. Secondo le prime risultanze, Carmelo Nigro sarebbe stato raggiunto da proiettili al torace e alla testa, morendo poco dopo l’arrivo in ospedale. Pietro Caforio, colpito in modo analogo, è deceduto tre giorni dopo nel reparto di rianimazione.

La salma di Carmelo Nigro sarà tumulata domani dopo le esequie private, mentre per Pietro Caforio si attende il nulla osta per la sepoltura.

Indagini alla DDA di Lecce

Le indagini, inizialmente condotte dalla Procura di Taranto, sono ora passate alla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Lecce, un segnale della gravità e della complessità del caso. Gli inquirenti ipotizzano che dietro la duplice uccisione si celi un regolamento di conti tra gruppi criminali locali per il controllo dello spaccio di droga.

Per l’accusa di omicidio aggravato è stato arrestato Michele Caforio, 37 anni, fratello di Pietro. È ritenuto responsabile dell’uccisione di Carmelo Nigro e del ferimento di altre due persone presenti sulla scena, tra cui il figlio della vittima, Michael Pio Nigro.

La dinamica ricostruita dagli investigatori parte da un alterco tra Pietro Caforio e Carmelo Nigro, sfociato in una vera e propria sparatoria. Secondo le prime risultanze, Nigro avrebbe esploso i primi colpi, ferendo Pietro. A quel punto, Michele Caforio, presente sul posto, avrebbe reagito sottraendo la pistola e sparando a sua volta. Dalle indagini emerge che durante il conflitto a fuoco sarebbe stata utilizzata anche una seconda arma.

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