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Sparatoria al quartiere Tamburi di Taranto, c’è un fermo: portato in Questura il fratello di uno dei feriti

Il fratello di una delle tre persone rimaste ferite nella sparatoria di ieri sera al quartiere Tamburi di Taranto, in cui è morto il 45enne Carmelo Nigro, è stato fermato dagli agenti della squadra mobile. Si tratta del 36enne Michele Caforio che, su disposizione dei pm Salvatore Colella e Milto Stefano De Nozza della Dda…
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Il fratello di una delle tre persone rimaste ferite nella sparatoria di ieri sera al quartiere Tamburi di Taranto, in cui è morto il 45enne Carmelo Nigro, è stato fermato dagli agenti della squadra mobile.

Si tratta del 36enne Michele Caforio che, su disposizione dei pm Salvatore Colella e Milto Stefano De Nozza della Dda di Lecce, nella notte è stato condotto in Questura per essere interrogato.

Tra le piste seguite dagli inquirenti anche presunti contrasti nelle piazze dello spaccio della droga. Lo scontro sarebbe avvenuto tra alcuni componenti delle famiglie Nigro e Caforio.

I tre feriti sono il figlio della vittima, il 20enne Michael Nigro, il 34enne Pietro Caforio (fratello del fermato, colpito alla testa e le cui condizioni sono definite critiche) e il 65enne Vincenzo Fago che ha riportato una ferita non grave a una gamba.

La sparatoria si è verificata nella zona delle case-parcheggio, dove il 16 dicembre del 2020 fu ammazzato un 39enne, Graziano Rotondo, di Palagianello, che era stato sorpreso all’interno di un bunker a rubare sostanze stupefacenti. Diversi chili di droga furono sequestrati dalla polizia, oltre ad armi e munizioni. Per quell’episodio sono state condannate in primo grado tre persone, due all’ergastolo e una a 20 anni di carcere.

Sul luogo del conflitto a fuoco avvenuto ieri sera (mentre al borgo era in corso la processione del Carmine), gli agenti della Squadra mobile hanno rinvenuto una decina di bossoli. Uno di questi si sarebbe conficcato nel muro di una palazzina accanto a una finestra.

Carmelo Nigro era stato coinvolto nell’operazione antidroga Leon che aveva portato a una serie di arresti il 6 dicembre 2024. Da poco era tornano in libertà dopo un periodo ai domiciliari.

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