Clamoroso al “Partenio-Lombardi”, dove il Taranto batte 1-0 l’Avellino e ottiene la prima vittoria esterna, seconda della stagione. I rossoblù vincono, il gol è del 2005 Giuseppe Battimelli, sfoderando una prestazione che ha come ingredienti base tanto sacrificio, una buona dose cinismo e un pizzico di furbizia. Valori che messi assieme sfasano la partita degli irpini, inconcludenti per larghi tratti della gara. Soprattutto nella ripresa. Statisticamente è il terzo successo tarantino in terra avellinese: i due precedenti risalgono al marzo 1991 (3-1) e al maggio 2012 (2-1). Assente per malattia Carmine Gautieri, in panchina va il tecnico della Primavera Michele Cazzarò con il suo secondo Enzo Murianni, che optano per il 3-5-2 e due novità, perché sia l’estremo difensore Del Favero, sia il centravanti Zigoni partono dalla panchina, mentre in campo ci sono Meli e Battimelli, entrambi alla prima da titolari.
Il primo tempo
Teoricamente non dovrebbe esserci partita. L’Avellino mette le tende nella trequarti ionica, senza portare chissà quale scompiglio tra le linee. Al 3’ De Cristofaro calcia dal limite, Meli è attento e blocca. Il portiere, al minuto 8, nulla può sul tocco di Patierno, colto però in fuorigioco. Poca roba per impensierire i rossoblù, che con calma amministrano tutti i palloni che scottano e danzano vicino all’area di rigore. Con pazienza cominciano a tessere la ragnatela che sta per impigliare gambe e menti campane. Pazzesca l’occasione del 28’ sul traversone di Mastromonaco che pesca Speranza sul secondo palo. Il centrocampista è bravo a liberarsi per la battuta, ma meno nella conclusione a lato di un nulla da due passi. Il torpore che aveva avvolto l’Avellino si dirada in parte. Armellino va al tiro alla mezz’ora, la sfera si alza diversi metri sulla traversa di Meli, che invece suda freddo al 34’. Nella circostanza Patierno va in spaccata sul cross di Iotti e coglie il palo. I lupi biancoverdi si scoprono fragili al 35’. Mastromonaco, sulla destra, deve fare fronte a una doppia marcatura, ma con una finta la elude e va al traversone su cui Battimelli è il più veloce a fiondarsi e a girare laddove Iannarilli non può arrivare. L’attaccante napoletano può così celebrare il secondo centro dopo quello al Picerno. Il colpo è duro da digerire per gli uomini di Biancolino, che non portano alcun pericolo sino al termine della prima frazione.
Il secondo tempo
La situazione per i padroni di casa peggiora nella seconda parte della sfida, poiché continua a latitare la reazione. I campani si vedono al 12’ con la debole conclusione del neoentrato Vano. Il tempo scorre e bisogna triplicare le forze per difendere il prezioso successo. Qualcuno è colto da crampi. Intanto poco dopo l’ora di gioco Battimelli, l’eroe di giornata, è sostituito dall’esperto di Zigoni. L’Avellino sembra spingere e invece sta annaspando, perché mancano energie, idee e mordente. Gestire il tempo che trascorre, per i tarantini, diventa sempre più facile come spazzare i pochi cross che arrivano in area. Sempre che non giunga prima Meli a mettervi le mani.