Annullata l’intera procedura di gara per il servizio di refezione scolastica nel Comune di Sava. I giudici della seconda sezione del Tar di Lecce hanno accolto il ricorso della Ladisa srl, difesa in giudizio dall’avvocato Saverio Sticchi Damiani contro la centrale unica di committenza del Comune di Sava (non costituito in giudizio) e contro il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Vivenda Spa e Ristor plus srl, rappresentate dagli avvocati Michele Perrone e Angelo Michele Benedetto. Il Comune, secondo i giudici amministrativi, escluse ingiustamente la Ladisa e avrebbe dovuto favorire pluralità di partecipazione, anziché ostacolarla. Ora la gara, bandita a ottobre 2024, dovrà essere espletata di nuovo.
Il bando incriminato
I giudici hanno accolto il ricordo della Ladisa, secondo cui la gara era da annullare perché non furono previsti punteggi premiali per la parità di genere e per i “criteri ambientali minimi” (filiere, criteri di fornitura, condizioni di lavoro). A febbraio scorso la commissione di gara ha affidato a Vivenda e Ristor Plus la gara dopo aver escluso a fine novembre 2024 la Ladisa, sostenendo che mancava un accordo per l’uso del centro cottura che ha in comodato d’uso dal Comune di Oria.
Il capitolato prevedeva che i pasti per le scuole che non hanno cucina dovevano essere preparati in un centro cottura non distante oltre 30 minuti dalla scuola. I giudici, tuttavia, scrivono che Ladisa aveva dimostrato di avere la disponibilità del centro cottura dove può operare anche per altri committenti e non andava esclusa.