Una giornata di mobilitazione e protesta a Taranto in segno di solidarietà al popolo palestinese e alla missione umanitaria Global Sumud Flotilla. L’iniziativa, indetta da Cgil e Usb con un corteo e uno sciopero generale, ha visto una forte partecipazione. «Oggi Taranto ha alzato la voce per la pace», ha dichiarato il sindaco Piero Bitetti, sottolineando l’importanza di non rimanere «in silenzio davanti al massacro di Gaza».
Il primo cittadino ha espresso il suo pieno rispetto per la manifestazione pacifica, che ha unito la città a una mobilitazione nazionale per chiedere il cessate il fuoco, la protezione dei civili e il rispetto del diritto internazionale.
Il sindaco ha richiamato la storia della città: «Taranto conosce cosa significa subire ingiustizie e sacrifici. Per questo sente il dovere di stare dalla parte delle vittime e di chi lavora per la pace». Bitetti ha concluso il suo intervento chiedendo al Governo italiano e all’Unione Europea di agire immediatamente per fermare le violenze e aprire canali diplomatici. «Taranto vuole essere porto di pace nel Mediterraneo», ha ribadito.