Nella nebbia, poco Taranto: gara sospesa al 54’ sullo 0-0, ma neanche in campo si è visto molto

Dura soltanto cinquantuno minuti la partita del Taranto sul terreno di gioco della Vibonese. Al rientro dagli spogliatoi, dopo un primo tempo avaro di emozioni e terminato a reti inviolate, le due squadre sono accolte da un tempo da lupi: lo stadio Luigi Razza, infatti, è letteralmente sferzato da una pioggia torrenziale e avvolto da una persistente nebbia. È quest’ultima, però, la causa della sospensione della partita, decretata dal signor Pascarella di Nocera inferiore dopo un’attesa di oltre mezzora. In accordo le due società hanno deciso di procrastinare la gara a data da destinarsi e di certo, come da regolamento, si riprenderà dal 6’ della ripresa, il minuto dell’interruzione.

Forse meglio così perché per quanto visto, non è che il Taranto stesse offrendo una prestazione da incorniciare. Sarà per la necessità di conquistare a tutti i costi i tre punti per chiudere il discorso salvezza, ma i rossoblu hanno disputato un primo tempo decisamente incolore contro gli ultimi della classe. In ogni caso la sconfitta della Paganese a Catanzaro ha lasciato immutata la distanza di otto punti dai playout.
Laterza mette in soffitta il 4-2-3-1 e schiera i suoi ragazzi con il 4-3-3, che vede il neoacquisto Di Gennaro in campo nel ruolo di regista. Nonostante un discreto giro palla e una costante proiezione offensiva, nel primo tempo il Taranto non trova che pochissimo spazio per rendersi pericoloso. L’unica buona opportunità si colloca al 9’, quando Manneh entra in area dalla destra e con un rapido e ipnotico gioco di gambe cerca lo spiraglio per il tiro. L’esterno d’attacco è chiuso e allora la sfera, rimpallata, termina a Santarpia che spara alto sulla traversa. Manneh, dopo la mezzora, attacca questa volta dalla sinistra, ma il passaggio filtrante in area di rigore viene intercettato. La Vibonese è sulla difensiva, tranne che negli ultimi minuti della frazione. La spinta dei calabresi, che prima del quarto d’ora perdono Volpe sostituito da Grillo, produce inizialmente due calci d’angolo; poi al 45’ la conclusione dal limite dello stesso Grillo, che Chiorra blocca con sicurezza in presa bassa.

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