C’era anche la campionessa olimpica Antonella Palmisano ieri sera tra gli oltre 400 figuranti del grande corteo storico di Thomas Becket A.D. 1170. Un viaggio nell’Anno Mille, durante il quale è stato ricostruito l’assassinio dell’arcivescovo di Canterbury.
Originaria di Mottola, la marciatrice oro a Tokyo 2020, continua ad avere un legame molto forte con il suo territorio ed è stata ospite d’onore dei festeggiamenti patronali. «Antonella è simbolo di impegno – dicono gli organizzatori, dall’associazione Gli Araldi di San Tommaso Becket – determinazione e orgoglio nazionale. Per noi è un momento di grande valore simbolico che unisce tradizione e comunità». Anche Palmisano ha subìto il fascino delle atmosfere medievali.
Il corteo
La ricostruzione storica è partita dalle Terrazze del Mezzogiorno e durante il percorso quattro quadri viventi hanno raccontato alcuni momenti salienti della vita di Becket. Poi in piazza XX Settembre il momento clou: la rievocazione dell’assassinio di Thomas Becket, ispirata alle fonti storiche e ai testi di T.S. Eliot ed Edward Grim. Uno spettacolo nello spettacolo, complici il videomapping di 120 metri quadrati proiettato sulla facciata del Comune e le scenografie luminose realizzate per l’occasione, su un palco di tre livelli sul quale si sono alternati circa venti attori che hanno narrato l’omicidio ad opera dei cavalieri mandati dal re Enrico II.
La festa
Per onorare il patrono locale, intrattenimento con mercatini medievali, artisti di strada, giochi antichi, ristorazione a tema. Ad animare la piazza, anche la presenza d’eccezione di Gianluca Foresi, attore e regista orvietano che, da più di 20 anni, si esibisce all’interno delle maggiori rievocazioni storiche italiane. A Mottola ha interpretato il suo personaggio del Giullar Cortese, che, ispirandosi alla tradizione medievale dello joculator latino e del jongleur francese, ha reinventato il giullare in chiave moderna.









