Tre giorni di eventi, incontri, seminari e laboratori dedicati alla valorizzazione del cibo, dei prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura. È Mediterraneo Slow che sbarca per la prima volta a Taranto dal 13 al 15 giugno prossimi.
L’iniziativa è promossa da Slow Food Italia con il sostegno e la co-organizzazione di Regione Puglia, Ministero dell’Agricoltura e Comune di Taranto.
La scelta del capoluogo ionico «è stata condivisa», ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, presentando l’iniziativa stamattina a Bari. «Abbiamo lavorato con gli operatori in prima battuta perché hanno fatto degli sforzi enormi. Saremo all’altezza della situazione per proiettare Taranto nell’ambito dei Paesi europei mediterranei come Barcellona o lo Slow Fish di Genova, in un contesto molto importante».
Per Pentassuglia «questa è una sfida molto importante ma segna anche il passo di una visione strategica. Abbiamo aspettato per la conferenza stampa l’esito del risultato elettorale perché siamo rispettosi del voto dei cittadini ma adesso dobbiamo guardare avanti. Quella di Taranto è un’economia molto forte e il sacrificio dei pescatori, le attività che sono state svolte insieme a noi, insieme ad Arif, Cnr e Università, daranno quel cambio di passo e quella visione di una ambientalizzazione vera».
Il presidente di Slow Food Puglia, Marcello Longo, ha sottolineato che «con questo evento vogliamo aprire la porta a tutto il Mediterraneo e ai Paesi che lì si affacciano. Quest’anno noi esporremo più di 100 produttori e operatori, abbiamo un programma molto vasto, abbiamo pensato ai bambini, non abbiamo trascurato nulla. Saremo a Taranto per quel cambio di paradigma che tutti ci auguriamo».
