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Mediterraneo Open Water, a Taranto la gara di nuoto in acque libere: un preludio ai Giochi

Il classico taglio del nastro ha aperto a Taranto la due giorni della “Mediterraneo Open Water“, competizione di nuoto in acque libere organizzata dalla società Mediterraneo Sport. Una manifestazione che, nel volgere di pochi anni, è diventata punto di riferimento nazionale per gli atleti del nuoto di fondo. Le gare si svolgeranno oggi e domani,…
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Il classico taglio del nastro ha aperto a Taranto la due giorni della “Mediterraneo Open Water“, competizione di nuoto in acque libere organizzata dalla società Mediterraneo Sport. Una manifestazione che, nel volgere di pochi anni, è diventata punto di riferimento nazionale per gli atleti del nuoto di fondo. Le gare si svolgeranno oggi e domani, ma è ieri sera che la cittadinanza vi è stata coinvolta nello splendido scenario del Lungomare cittadino dinanzi al Castello Aragonese.

La cerimonia

Nelle mani del sindaco Piero Bitetti, e della campionessa italiana Juniores sui 100 rana Alessia Loconsole, sono terminate le forbici che hanno reciso il nastro tricolore. Bitetti ha sottolineato il valore della manifestazione sotto diversi profili: «Taranto è una città unica, caratterizzata da due mari e questi eventi la promuovono molto bene. La manifestazione – ha affermato il primo cittadino – ha numeri crescenti nel corso del tempo. Ciò dà appagamento alla popolazione, perché sport e territorio vanno assieme. Per bagnarsi nel nostro mare verranno da tutto il mondo».

Un preludio ai Giochi 2026

Bitetti, inoltre, ha evidenziato il sostegno dell’amministrazione comunale: «Quando una manifestazione sportiva è capace di mettere al centro la bellezza, ci troverà sempre vicini». Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha fatto sentire voce e vicinanza con un messaggio appositamente registrato. «Più o meno tre mesi fa ero in acqua per un altro evento simile organizzato dal campione Greg Paltrinieri. Un miglio marino a cui ho partecipato arrivando ultimo. Adesso un altro evento importante in una città che mi sta a cuore. Avrei voluto stare con voi per dirvi che questo evento porta il nome del Mediterraneo, luogo di pace e di vita. Almeno in teoria, perché adesso non è più tutto questo. Ben 440 atleti, non solo italiani, saranno a Taranto per un’esperienza sportivo e culturale unica. Vogliamo che il Mediterraneo non sia più una tratta di essere umani con migliaia di morti».

Lo sguardo al futuro

Infine gli organizzatori, hanno strappato al ministro la promessa di essere a Taranto il prossimo anno per provare in prima persona il brivido della competizione in acqua salata. Il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd), infine, ha sottolineato l’importanza della manifestazione in chiave Giochi del Mediterraneo, a Taranto tra undici mesi. «Abbiamo il fiato sul collo dei Giochi. Questa è la quinta edizione ed è la dimostrazione che facendo squadra si possono organizzare grandi eventi anche a Taranto. La Regione da anni sponsorizza questa manifestazione, convinta che sia un grande mezzo per fare di Taranto una grande città europea».

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