Il circolo Pd di Massafra, uno dei più attivi e numerosi, reagisce dopo essere stato commissariato dal segretario regionale dem Domenico De Santis, che si è auto-nominato commissario e impugna il provvedimento alla commissione nazionale di garanzia. Secondo i militanti del circolo, «la decisione di commissariare Massafra viola quanto previsto dall’articolo 23 dello statuto del Partito Democratico». Da qui il ricorso.
Secondo il circolo massafrese, «il commissariamento è viziato sia dal punto di vista procedurale che nel merito, oltre ad essere politicamente infondato ed inaccettabile. Il rispetto dell’autonomia dei circoli e soprattutto delle regole dovrebbe sempre guidare chi ha l’onere di rappresentare tutti gli iscritti e dare per primo l’esempio di correttezza ed imparzialità. Gli iscritti sono fiduciosi che la commissione di garanzia possa ristabilire l’ordine e dare giustizia all’intera comunità del Pd di Massafra», è scritto in una nota. Nei giorni scorsi un centinaio di iscritti al circolo ha scritto alla segretaria del partito Elly Schlein chiedendo di intervenire contro quella che veniva definita «una vendetta dei bonacciniani».
Il caso dopo le dimissioni
Il circolo locale è stato azzerato dopo che i tre consiglieri comunali dem si sono dimessi, mettendo fine al secondo mandato della giunta di centrosinistra guidata da Fabrizio Quarto, che già era stato abbandonato da vicesindaco e assessori del Pd. Gli iscritti di Massafra, che già da tempo erano in rotta col sindaco ritengono siano state applicate due pesi e due misure.
«A Massafra non è accaduto nulla di particolarmente diverso rispetto a quel che si è verificato a Taranto qualche mese fa per sfiduciare Melucci, tra l’altro con la regia proprio di De Santis e della segretaria provinciale Anna Filippetti». Insomma per i massafresi il commissariamento è una punizione.
Tutti contro Massafra
Il resto del partito nel Tarantino si è schierato con De Santis e il suo «atto di responsabilità». Non una punizione, ma «una misura necessaria per ristabilire un clima sereno e il rispetto delle regole all’interno del partito».