Rinnovato e potenziato per il riutilizzo il depuratore martinese. Grazie alle infrastrutture già realizzate dal Comune e all’ampliamento ideato da Arif, sarà una risorsa in più per l’agricoltura. Le nuove strutture di affinamento per il riuso irriguo segnano un avanzamento importante nella gestione circolare e sostenibile del servizio idrico integrato in Valle d’Itria. L’altro ieri l’inaugurazione in località Cupa, occasione anche per presentare la rete realizzata dal Comune con un investimento di 5,3 milioni di euro ed il potenziamento che Arif realizzerà, con 6,2 milioni di euro di fondi regionali, per distribuire le acque affinate in ulteriori zone coltivate, aziende agricole ed insediamenti.
L’ambiente
«Salvaguardare il territorio, migliorare la qualità ambientale e offrire opportunità concrete all’agricoltura locale sono tra le priorità dell’amministrazione ed in questo – dice il sindaco Gianfranco Palmisano – il depuratore di Acquedotto Pugliese è un’opera di importanza strategica, frutto di un lavoro d’ammodernamento condiviso e lungimirante. Consentirà alla rete di distribuzione da noi realizzata di fornire le acque affinate in un’ampia zona della Valle d’Itria, sostenendo gli agricoltori costretti a fare i conti con periodi di siccità sempre più lunghi e frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Il riutilizzo delle acque affinate oltre ad andare incontro alle esigenze nelle stagioni irrigue consentirà di contenere il consumo delle risorse idriche: un bene da salvaguardare, sempre più prezioso».
L’opera
Per l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia si tratta di «un impianto innovativo, con un approccio sostenibile delle acque di depurazione in agricoltura, in grado di proiettarci nel futuro dal punto di vista ambientale sia per la modalità di trattamento delle acque sia per il riuso».
La rete
Durante l’inaugurazione sono stati illustrati anche gli interventi in corso per l’ammodernamento della rete idrica cittadina, finanziati col Pnrr. Tre i cantieri già avviati da Acquedotto Pugliese per il rifacimento e potenziamento delle condotte in località Carpari, Specchia Tarantina e San Paolo, per un totale di oltre 35 chilometri. «Le opere, dal valore complessivo di oltre 20 milioni di euro, integrano la rete urbana e rurale, contribuendo – spiega il presidente dell’Autorità idrica pugliese Toni Matarrelli – a una gestione più efficiente e resiliente del servizio. Con il primario obiettivo di rinnovare e preservare il patrimonio delle infrastrutture idriche del territorio, stiamo procedendo al risanamento, potenziamento e rinnovamento di importanti opere idrauliche su tutti i territori, dove sono in essere anche numerosi progetti per il miglioramento dei depuratori, la gestione dei fanghi e il riuso delle acque reflue».