Circa 40 auto, fuori uso o smontate, sono state trovate in un terreno agricolo di circa 1.600 metri quadrati lungo la strada provinciale 136, nel territorio di Manduria.
A scoprirlo sono stati i carabinieri Forestali di Taranto nell’ambito di mirati controlli effettuati anche con riprese dall’alto.
Stando a quanto emerso nel corso di accertamenti il terreno sarebbe stato trasformato in un vero e proprio “cimitero” di carcasse di auto ed era gestito da un imprenditore 43enne del posto attivo nella vendita di auto usate.
Nei pressi dell’abitazione dell’uomo, inoltre, è stata individuata un’altra area che era addirittura in condizioni peggiori rispetto alla prima: qui, riferiscono i Forestali, veniva svolta l’attività di autodemolizione abusiva. Sono stati infatti trovati numerosi mezzi abbandonati e parti di auto (tra ruote, paraurti, sedili, batterie, sportelli e altre componenti) sparsi alla rinfusa sul terreno “nudo” o in cumuli ammassati all’interno di altre auto.
C’erano, inoltre, altri rifiuti tra cui pericolosi liquidi e olii in un contesto di degrado ambientale, con conseguente rischio di contaminazione del suolo e del sottosuolo.
Da controlli più approfonditi è stato possibile accertare che l’imprenditore non aveva alcuna autorizzazione per l’esercizio dell’attività di demolizione e recupero di materiali ferrosi. L’area, inoltre, non era nemmeno classificata come centro di raccolta o discarica.
I Forestali hanno denunciato l’uomo per gestione di discarica non autorizzata di rifiuti pericolosi e non pericolosi ed esercizio abusivo di attività di demolizione e recupero di veicoli. Le due aree, per un’estensione complessiva di circa duemila metri quadrati, sono state sequestrate, come i rifiuti e i veicoli stoccati.