E anche ottobre sta per finire: altre settimane, trascorse dall’inizio dell’anno scolastico, in attesa dell’avio del servizio mensa e a crescere non è solo la fame degli alunni, ma anche di genitori e sindacati che parlano di «una situazione di stallo intollerabile».
La situazione
Lo stallo è dovuto a una serie di stop tecnico-burocratici, con il nuovo fermo, imposto dai giudici amministrativi, che ha sparecchiato i tavoli della mensa e bloccato l’erogazione dei pasti a diverse settimane dall’inizio dell’anno scolastico.
Ma non è solo il mancato inizio del servizio a preoccupare famiglie e sindacati, c’è anche la posizione dei lavoratori che sono senza stipendio. «Siamo fortemente preoccupati per l’ennesima interruzione del servizio, che priva la comunità di un diritto essenziale, ma anche perché gli addetti alla mensa restano senza lavoro e senza stipendio», afferma Maria Scala Vinci, segretaria generale territoriale Fisascat Cisl.
L’invito
La sindacalista chiama in causa l’amministrazione comunale che deve trovare soluzioni con urgenza. «L’amministrazione deve farsi carico anche delle mancate retribuzioni di operatori e operatrici che sono dipendenti a tempo indeterminato ma si trovano in sospensione estiva, senza la possibilità di accedere ad alcun ammortizzatore sociale» conclude Scala Vinci.
