«Ritengo che ci siano tutte le condizioni perché anche le Regioni continuino ad avere il ruolo importante che hanno avuto fino ad oggi» nella gestione dei fondi europei. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, parlando con i giornalisti della riforma dei finanziamenti regionali a margine della sua partecipazione al Forum in Masseria organizzato da Bruno Vespa a Manduria.
«C’è una discussione in corso, stiamo lavorando per la presentazione del prossimo bilancio pluriennale», ha spiegato Fitto, sottolineando che «il 16 luglio è prevista la riunione del collegio per approvare questa proposta di revisione del Quadro finanziario pluriennale, è una fase interlocutoria, utile, positiva e io mi auguro costruttiva», ha aggiunto.
«Io – ha proseguito il politico salentino – sono in rappresentanza della Commissione europea, quindi interloquisco con l’Italia come con gli altri 26 Stati membri».
Parlando poi del Pnrr, Fitto ha detto che «aver avuto l’approvazione della settima rata è una testimonianza di un avanzamento coerente del programma. Abbiamo anche ricevuto la comunicazione di un raggiungimento dei risultati dell’ottava rata e come è noto la Commissione europea ha approvato alcune settimane fa una comunicazione con la quale diamo agli Stati membri strumenti per eventualmente modificare ulteriormente i piani nell’ultima fase, perché la scadenza dell’agosto del 2026 è confermata».
Per il vicepresidente della Commissione europea «una delle opzioni è la possibilità di collocare parte dei piani fuori dal Pnrr e dentro la politica di coesione per completare e rispettare i termini. L’Italia con l’approvazione della settima rata e il raggiungimento degli obiettivi dell’ottava si colloca in modo assolutamente positivo. Il prossimo passaggio potrà essere quello di una ulteriore, eventuale revisione che il governo valuterà con la Commissione europea per completare e migliorare gli aspetti delle ultime due rate e quindi favorire il raggiungimento dei risultati».
Fitto ha infine ribadito due questioni: «La positiva collaborazione tra Commissione e governo italiano e i risultati molto positivi che sta dimostrando il piano nazionale italiano».
Politiche di coesione: «Le misure consentono flessibilità»
«Noi abbiamo varato delle misure che consentono molta flessibilità ma al tempo stesso fornendo strumenti utili alla revisione della politica di coesione con l’attuale programmazione. Nelle prossime settimane si completerà il processo legislativo», ha detto ancora Fitto.
«Abbiamo dato – ha aggiunto – una flessibilità molto importante e individuato cinque priorità che sicuramente possono aiutare a rimodulare i programmi attuali: la competitività, l’energia, la difesa, la casa e l’acqua. Sono su base volontaria e ogni stato può decidere di utilizzarne una-due o tutte e cinque. È una libera scelta ma vanno nella direzione di rafforzare gli obiettivi che devono essere raggiunti a livello europeo».