Categorie
Cronaca Taranto

Manduria, 21enne ucciso e gettato da un cavalcavia: pene ridotte in Appello

Pene ridotte per i presunti responsabili dell’omicidio di Natale Naser Bahtijari, il 21enne di etnia rom nato a Campi Salentina ucciso la notte tra il 22 e il 23 febbraio del 2023 a Manduria e gettato sotto un cavalcavia della via vecchia comunale che conduce a Oria.

La Corte d’Assise d’Appello ha ratificato le pene concordate che portano dalla pena dell’ergastolo a 29 anni di reclusione la condanna per Vincenzo Antonio D’Amicis, da 27 anni a 23 anni quella per Simone Dinoi e da 25 anni a 21 anni e 10 mesi per Domenico D’Oria Palma.

I tre rispondono di concorso in omicidio pluriaggravato dai motivi futili, dall’avere agito con crudeltà e dal metodo mafioso; di tentata distruzione e/o soppressione di cadavere; di concorso in porto in luogo pubblico di armi da punta e da taglio; di detenzione illegale e ricettazione di arma e relativo munizionamento. Il movente sarebbe da ricondurre a un regolamento di conti legato allo spaccio di droga.

La pena scende da 10 a 7 anni di carcere per il nonno di D’Amicis, Vincenzo Stranieri, ex boss della Sacra corona unita, soprannominato “stellina”, accusato (assieme al nipote) della rapina dell’auto con la quale Bahtijari si era recato a Manduria. Secondo l’accusa, avrebbe raggiunto la Fiat 500 con a bordo le due ragazze che accompagnarono la vittima, costringendole a lasciare il mezzo e a consegnare loro le chiavi, con frasi minacciose («Scendete dalla macchina o vi sparo in testa»).

A D’Amicis e Dinoi è contestato inoltre l’acquisto e la detenzione di sostanza stupefacente e al primo anche il furto aggravato. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Franz Pesare, Lorenzo Bullo, Luigi Esposito, Armando Pasanini e Michele Iaia.

Lascia un commento Annulla risposta

Exit mobile version