«Vogliamo che Cingolani spieghi che cosa intende per scorporo e trasformazione industriale, che faccia chiarezza in quanto le sue dichiarazioni hanno non solo creato confusione, ma soprattutto preoccupazione per i lavoratori», così Biagio Prisciano della Fim Cisl spiega i motivi alla base del presidio organizzato da lavoratori e sindacati davanti allo stabilimento Leonardo di Grottaglie contro la possibile vendita di ramo d’azienda della Divisione Aerostrutture, che coinvolge anche i siti di Foggia, Pomigliano D’Arco e Nola.
Un sit-in che si aggiunge alle due ore di sciopero alla fine di ogni turno. Fim, Fiom e Uilm manifestano preoccupazione per le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dall’amministratore delegato Roberto Cingolani che ha ipotizzato di scorporare il business di Aerostrutture che soffre per le difficoltà di Boeing.
«Non si possono fare dichiarazioni a mezzo stampa di questa portata, non si può giocare sulla pelle dei lavoratori, attualmente già coinvolti dalla cigs. Noi non ci fermeremo e continueremo a lottare», conclude Prisciano.
I sindacati hanno già annunciato che non parteciperanno all’incontro convocato per il 13 novembre da Leonardo a Roma sul rinnovo della cassa integrazione nello stabilimento di Grottaglie perché ritenuta questione secondaria rispetto al futuro incerto dell’intera divisione Aerostrutture.