Nella bacheca del sito di Grottaglie sono apparsi da qualche giorno annunci di cercasi personale. Ovvero si cercano laureati Stem e si chiede ai dipendenti di segnalare i nomi e in cambio sarà dato loro un premio in danaro. La Cgil però non ci sta: «Una scelta aziendale decisamente sbagliata per un grande gruppo come Leonardo», ma anche a detta del sindacato «priva di una connessione con i propri dipendenti soprattutto vista la drammatica situazione del sito di Grottaglie».
Già perché merita ricordare che molti lavoratori sono in cassa integrazione e con l’avvio di un ulteriore periodo di 13 settimane di cassa integrazione ordinaria, molti di loro «vedono allontanarsi sempre piu’ l’obiettivo della piena occupazione», dice la Fiom Cgil di Taranto.
La ricompensa
Tale richiesta per il sindacato non è affatto normale, perchè ad ogni lavoratore, la cui segnalazione va a buon fine, vengono riconosciuti 1500 euro per un massimo di 5 segnalazioni a dipendente. «Crediamo indispensabile aumentare le risorse per diversificare l’attuale processo produttivo legato ancora inevitabilmente alla monocommittenza di Boeing e investire concretamente sui propri lavoratori dando anche la possibilita’ ai tanti operai che nel corso degli anni si sono laureati di veder accrescere il proprio bagaglio lavorativo», dice la Fiom.
Ma perché l’azienda è diventata così poco attrattiva per i giovani? Se l’azienda ha bisogno di cercare personale attraverso procacciatori? Ed è questo che ribadisce il sindacato: «la multinazionale Leonardo dovrebbe interrogarsi seriamente sulle motivazioni per cui, negli ultimi anni, è diventata così poco attrattiva per i giovani laureati e riteniamo che la discussione vada affrontata sia rispetto agli investimenti necessari nel campo della ricerca, sviluppo ed intelligenza artificiale che nella capacità di saper coinvolgere attivamente le Università e Politecnici del territorio e non, invece, ricorrere alla strategia miope della monetizzazione delle segnalazioni ai dipendenti per ogni assunzione».
Insomma le incertezze, il via vai tra cassa integrazioni e il timore dei licenziamenti allontanano le nuove energie umane. «Il tempo delle scelte e’ adesso – conclude il sindacato – e come Fiom non rimarremo a guardare in attesa che l’azienda acceleri sul processo di diversificazione». La diversificazione della produzione non può avvenire così.
La situazione
Ad oggi la situazione è complessa e di certo incerta, dovrebbe conoscersi in questo mese il piano Z61 di Boeing e da li’ si capira’ cosa rappresentera’ il 2025 per lo stabilimento Leonardo di Grottaglie, dove da molti anni si costruiscono due sezioni della fusoliera in composito del Boeing 787, allo stato ancora la principale commessa di lavoro del sito. Le previsioni sul nuovo piano non sono buone. Fonti sindacali dicono che la stima, al momento, e’ di 20 fusoliere in meno ritirate da Boeing da Grottaglie l’anno prossimo, mentre i numeri attuali indicano un ritiro di 97.