Legambiente critica l’intesa sul futuro dell’ex Ilva di Taranto, giudicandola fatta di promesse senza tempi certi né piani sull’approvvigionamento energetico da fonti pulite. L’associazione, con i rappresentanti Ciafani, Salzedo e Franco, sottolinea che il governo non si impegna a favorire investimenti nelle rinnovabili, indispensabili per la decarbonizzazione, e rimanda la questione a dopo la vendita del sito o un eventuale spacchettamento. Chiede l’avvio immediato della transizione verso forni elettrici alimentati da rinnovabili e la dismissione delle centrali a gas d’altoforno. Invoca un piano industriale concreto, ruolo chiaro dello Stato e la presentazione all’Istituto superiore di sanità, entro i tre mesi previsti dall’Aia, dell’aggiornamento della Valutazione di impatto sanitario con i dati su NO₂ (biossido di azoto), SO₂ (biossido di zolfo) e la centrale termoelettrica.
Legambiente: «Su ex Ilva solo promesse, subito rinnovabili e stop alla centrali inquinanti»
di Redazione