«Sono parte offesa. Andrò a chiarire». Lo afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Puglia, Renato Perrini, a seguito della diffusione di notizie relative a un’indagine che lo vedrebbe coinvolto.
La Digos di Taranto, guidata dal vice questore aggiunto Paolo Favia, nell’indagine coordinata dal pm Francesco Ciardo, ha posto nel mirino le firme per la presentazione delle liste elettorali di candidati alle recenti elezioni comunali a Massafra.
Una ventina i destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini: tra loro, oltre a Perrini, ci sarebbero il consigliere regionale Giacomo Conserva della Lega e il consigliere provinciale Angelo Laterza di Forza Italia.
Nel fascicolo anche tre avvocati e quattordici cittadini “pluri-firmatari”.
Fratelli d’Italia: «Piena fiducia nel capogruppo Perrini»
«Piena fiducia nell’operato del nostro capogruppo regionale Renato Perrini dopo aver appreso da notizie di stampa di un suo coinvolgimento in un’indagine della Procura di Taranto sulle elezioni comunali di Massafra, dove viene ipotizzata la presenza di firme false in elenchi che Perrini avrebbe autenticato». Lo dichiarano in una nota i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia.
«Chi si occupa di presentazione di liste, specie nei Comuni, sa perfettamente che chi autentica lo fa molto spesso in modo automatico fidandosi di chi gli sottopone quegli elenchi da firmare», aggiungono.
«Detto questo, confidiamo nel lavoro della magistratura perché – concludono i consiglieri regionali di FdI – visto il momento politico ed elettorale, venga fatta subito chiarezza sugli episodi contestati».