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Il Taranto dei Ladisa compie un mese ma in 5 partite è già diventato grande

Il cuore della squadra del Taranto comincia a pulsare un mese fa a San Giorgio Jonico. Inizialmente i battiti non sono facilmente distinguibili, perché deboli e a malapena ascoltabili, ma poi sono diventati sempre più forti. E oggi i ragazzi in rossoblù sono primi in classifica del girone di Eccellenza pugliese. Sino a 30 giorni…
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Foto di Walter Nobile

Il cuore della squadra del Taranto comincia a pulsare un mese fa a San Giorgio Jonico. Inizialmente i battiti non sono facilmente distinguibili, perché deboli e a malapena ascoltabili, ma poi sono diventati sempre più forti. E oggi i ragazzi in rossoblù sono primi in classifica del girone di Eccellenza pugliese. Sino a 30 giorni fa l’organico non esisteva e, volendo ampliare l’orizzonte senza tema di smentita, sino a poco più di 40 giorni fa non vi è assolutamente nulla: né un presidente, né un solo dirigente, né un allenatore. Solo il nome di qualcosa che fu. Mettere in piedi, partendo da zero, una macchina organizzativa che funziona ha quasi del miracoloso. Niente è perfetto e qualcosa da correggere e migliorare c’è sempre. È la natura umana e il Taranto non fa eccezione, ma colpisce osservare una crescita così evidente in poche settimane. Dietro c’è programmazione e passione. Doppio punto di partenza da cui è opportuno sviluppare un progetto che si sta rivelando vincente.

Il primo giorno

Allo stadio “Alberto Rizzo” di San Giorgio, il 18 agosto si ritrovano cinque calciatori. Il tecnico Ciro Danucci comincia ad allenare i difensori centrali Simone Pino e Domenico Brunetti, i centrocampisti Roberto Marino e l’argentino Juan Matías Etchegoyen e anche il portiere canadese Axel Desjardins. Quest’ultimo ha poi rescisso, mentre dei restanti due, Brunetti ed Etchegoyen, sono titolari inamovibili, Marino ha sempre la possibilità di giocare anche partendo dall’inizio e Simone è finalmente a disposizione, dopo aver superato un problema fisico.

Il 23 agosto la Ss Taranto ufficializza altri quattro innesti: l’ala destra Valentin Emane Allogho, il centrocampista offensivo Emanuele Calabria, il centrale di difesa Dramane Konaté e l’estremo difensore Luigi Capogna. Calabria e Konatè sono imprescindibili, Capogna è il terzo portiere, mentre Valentin Allogho è in attesa di debutto. Ecco il primo nucleo il giocatori attorno a Danucci, che con pazienza ha costruito una squadra proattiva e ora al comando della classifica. Una rosa che sta rispondendo a ogni tipo di richiesta e sollecitazione, perché lo scambio è reciproco. Correre, lottare e segnare per il Taranto potrebbe costituire una parte importante di ciascun curriculum, così come per il club giovarsi di questi bonus.

Il connubio vincente

Il tutto sotto i rincuorati occhi del tifosi ionici, che hanno ripreso a vedere calcio alle latitudini giuste. Ne è nato un connubio vincente, che si traduce in campo nelle quattro vittorie su quattro incontri di campionato, più un pareggio nell’andata del primo turno di Coppa Italia con il Brindisi. In questo caso letteralmente un successo mancato, perché la differenza con una delle corazzate di questa Eccellenza è stata evidente. La controprova è fissata per giovedì prossimo nel ritorno che si disputerà al “Fanuzzi”. Prima ci sarà il Galatina, da affrontare domani alle 15.30, Intanto, però, il primo mese rossoblù può essere festeggiato e ricordato, perché come spesso accade chi ben incomincia è a metà dell’opera.

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