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Il Taranto dà i numeri, l’attacco macina gol: dietro si può migliorare

Le prime cinque giornate del campionato di Eccellenza hanno disegnato una classifica che, nelle posizioni di vertice, sta rendendo giustizia agli organici dai più ritenuti maggiormente competitivi. Tra questi ovviamente il Taranto, capolista sino alla vigilia del quinto turno. Il pari di Galatina ha consegnato la vetta all’As Bisceglie, con i rossoblù secondi a una…
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Le prime cinque giornate del campionato di Eccellenza hanno disegnato una classifica che, nelle posizioni di vertice, sta rendendo giustizia agli organici dai più ritenuti maggiormente competitivi. Tra questi ovviamente il Taranto, capolista sino alla vigilia del quinto turno. Il pari di Galatina ha consegnato la vetta all’As Bisceglie, con i rossoblù secondi a una lunghezza e a pari merito con il Brindisi. A oro volta, avversarie domani alle 15.30 nel ritorno del primo turno di Coppa Italia, conservano un punto in più sul Canosa.

I numeri

Queste quattro realtà presentano i numeri migliori con differenze minime. Il gruppo allenato da Ciro Danucci, in particolare, ha realizzato 10 reti a fronte di 5 incassate. Il che lo colloca sul podio del migliore attacco e ai piedi di quello delle difese meno perforate. Sul fronte offensivo il primato spetta al Bisceglie con 13 reti all’attivo, le stesse segnate dai biancazzurri brindisini. I tre migliori meccanismi difensivi, invece, risultano quelli di Brindisi, Bisceglie e Canosa, in fila indiana per avere rispettivamente subito un solo gol, 2 e 3. Dunque in coppa il Taranto dovrà vedersela contro la migliore difesa, superata solamente dal Brilla Campi. Quest’ultimo, al momento con 10 punti, potrebbe essere la vera sorpresa di questo primo scorcio di stagione. Segnare agli adriatici risulta complesso e se ne è accorto anche il Taranto nella gara d’andata terminata 0-0. Un risultato, senza possibilità di smentita, che però risulta stretto, sia per il gioco macinato, sia per il vantaggio sfiorato in più occasioni.

La fase offensiva

Il Taranto ha dimostrato di sapere creare tanto, in qualunque contesto e in differente modalità. Anche quando è stato sottoposto a un forte e costante pressing, come è accaduto a Galatina e Mola, i rossoblù hanno trovato sempre il modo di rendersi pericolosissimi. Un paio di gol in più, praticamente fatti, avrebbero potuto avere la paternità di Vukoja. L’attaccante è però stato sfortunato, sia per avere colpito un palo da due passi, sia per avere mancato il bersaglio grosso per questione di centimetri. Il Taranto ha creato tanto non solo perché ha delle bocche di fuoco importanti, ma anche grazie a una manovra avvolgente che chiama in causa tutti i giocatori. La fase difensiva, infine, può crescere e migliorare agevolmente. Le quattro reti (due ciascuna) subite da Polimnia e Virtus Mola, formazioni il cui tasso tecnico non è paragonabile a quello rossoblù, potrebbero presto rimanere dei ricordi sbiaditi.

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