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Giochi del Mediterraneo, la Corte dei Conti: «Migliora l’avanzamento dei lavori ma restano criticità»

Ci sono «segnali di miglioramento nell'ultimo periodo» ma restano «alcune criticità da monitorare con attenzione» anche in considerazione dell'avvicinarsi dell'inizio della manifestazione sportiva (agosto del prossimo anno). È quanto rileva la Corte dei Conti in relazione allo stato di avanzamento degli interventi legati alla ventesima edizione dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel…
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Ci sono «segnali di miglioramento nell’ultimo periodo» ma restano «alcune criticità da monitorare con attenzione» anche in considerazione dell’avvicinarsi dell’inizio della manifestazione sportiva (agosto del prossimo anno). È quanto rileva la Corte dei Conti in relazione allo stato di avanzamento degli interventi legati alla ventesima edizione dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel 2026.

Nella Delibera adottata dal Collegio del controllo concomitante nell’adunanza svoltasi in composizione integrata con i magistrati della Sezione regionale di controllo per la Puglia, la Corte ha raccomandato al Commissario straordinario deputato alla realizzazione degli interventi relativi ai Giochi, Massimo Ferrarese, di adottare, in linea con le previsioni normative e contrattuali, «ogni misura utile alla risoluzione di eventuali imprevisti o ritardi, rimarcando il vincolo esclusivo di eventuali modifiche progettuali e nuove opere o migliorie all’avvio e allo svolgimento dei Giochi nei tempi previsti dai cronoprogrammi, nel rispetto della normativa vigente e, soprattutto, del vincolo di destinazione delle risorse finanziarie disponibili».

È anche necessario, continua la magistratura contabile, che il Commissario prosegua l’attività di monitoraggio e impulso di alcune delle opere già avviate, assicurandone la definizione in tempo utile, con particolare riferimento agli interventi a carico degli enti locali, al PalaRicciardi, all’impianto natatorio Torre d’Ayala e allo stadio Erasmo Iacovone.

Per quanto attiene, infine, agli interventi in ritardo nell’avanzamento fisico o delle fasi progettuali e procedimentali (stadio Ettore Giardiniero; centro nautico sportivo Torpediniere, centro sportivo Magna Grecia), si legge nella nota, la Corte ha evidenziato la necessità, da parte del Commissario stesso, di assicurare l’immediato avvio dei lavori.

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