Nuovi problemi per l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026. Neanche il tempo di celebrare il momento sancito dalla visita dei massimi vertici del Coni, che in città hanno tenuto per la prima volta la Giunta nazionale, con Giovanni Malagò e Davide Tizzano (presidente del comitato internazionale), che arriva una nuova doccia fredda. Sono in ritardo gli appalti per quattro opere in capo al Comune, il campo sportivo di Talsano, i giardini Peripato, la riqualificazione del Palamazzola ed il centro sportivo Magna Grecia, sul quale pare ci sia un problema amministrativo con la regolarità contributiva dell’azienda che si è aggiudicata la progettazione. Cantieri indietro per 18 milioni che potrebbero di nuovo inasprire i rapporti tra amministrazione e comitato organizzatore del Giochi, commissariato e affidato dal governo nelle mani di Massimo Ferrarese. Al punto che c’è chi ipotizza che anche questi appalti possano finire commissariati.
L’iter
Le convenzioni firmate a maggio tra sindaco e commissario parlavano di avvio dei cantieri tra settembre e dicembre 2024. Per quei progetti del masterplan, invece, a quanto pare mancano ancora i progetti esecutivi. Domani era previsto un incontro per fare il punto della situazione e trovare la quadra per superare questo stato di impasse tra Ferrarese e il sindaco Rinaldo Melucci ma a quanto pare è stato rimandato per impegni.
La polemica
Intanto c’è chi soffia sul fuoco, come Mattia Giorno, ex braccio destro del sindaco Melucci e ora consigliere del governatore Michele Emiliano sui dossier più importanti per la città. «Le nostre preoccupazioni erano fondate. Per più di un anno abbiamo allarmato tutti sugli importanti ritardi sui Giochi da parte del Comune. Ora siamo preoccupati», dice Giorno, che lancia di nuovo l’allarme. «Non ci sono solo ritardi sui Giochi ma su molte delle opere del Comune che diventeranno un serio problema, come ad esempio le Brt. Non c’è più tempo, è ora di trovare soluzioni o farsi da parte prima che sia troppo tardi», conclude Giorno.
