«A breve avremo la soluzione per le navi destinate all’ospitalità di atleti e staff». Ad annunciarlo ieri mattina il ministro per lo Sport Andrea Abodi, in occasione di alcuni sopralluoghi ai cantieri dei principali impianti sportivi in costruzione, piscine e stadio Iacovone. La gara, da circa 26 milioni, per l’affitto delle navi, nonostante una proroga, è andata deserta. I problemi sembrano legati al lungo periodo di ormeggi e alla fornitura di servizi.
«In questi giorni – ha detto Abodi – si aprirà una procedura negoziale oppure una trattativa privata nel rispetto delle norme e all’operatore che farà la migliore offerta sarà affidato il servizio di accoglienza e ospitalità dei partecipanti ai Giochi provenienti da 26 Paesi».
Il nodo navi
«Taranto ospita già navi da crociera ma si fermano solo per poche ore, quelle per gli atleti saranno ferme per un mese con necessità diverse», ha spiegato il ministro per lo Sport. «Inoltre ritengo che la trattativa diretta con le società croceristiche non sforerà la somma stabilita nel bando perché sanno bene che non si tratta di un’operazione di mercato ma di carattere sociale».
Abodi ha confermato manifestazioni di interesse da alcuni operatori che «sono primarie aziende internazionali e hanno anche una sensibilità istituzionale». Insomma per Abodi la trattativa privata non darà il via a speculazioni, «perché c’è l’attenzione di tutte le istituzioni. E queste – ha concluso il ministro – sono imprese che hanno a cuore un rapporto corretto e trasparente. Questa non è un’operazione di mercato speculativa».
Le rassicurazioni
«Evento a rischio? Non scherziamo». Abodi ha messo così a tacere le polemiche degli ultimi giorni su ipotetici spostamenti dei Giochi di Taranto 2026. Col commissario Massimo Ferrarese e il sindaco Piero Bitetti, dopo lo stadio del nuoto, il ministro si è soffermato allo stadio di calcio Iacovone e al centro sportivo Magna Grecia dove sorgeranno i campi da tennis. Abodi tornerà in città il tra un mese.