Non c’è pace per i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026. Al clima di festa per i cantieri aperti si sostituisce ora un duro scontro istituzionale. Il Commissario straordinario di Governo, Massimo Ferrarese, è sceso in campo nel tardo pomeriggio per spegnere sul nascere l’incendio appiccato dalle dichiarazioni del presidente del Comitato Internazionale (Davide Tizzano), che aveva parlato di ritardi allarmanti.
Ferrarese, con un intervento netto, ha smentito su tutta la linea: «Assicuro che i lavori si stanno realizzando nel rispetto del cronoprogramma e quindi in tempo utile per lo svolgimento dei Giochi». Nessun ritardo sulle opere, dunque, né sull’organizzazione gestita dal comitato locale.
Ma il Commissario non si è limitato alla difesa; è passato al contrattacco, ribaltando le accuse. Secondo Ferrarese, se esiste un vulnus nella macchina organizzativa, questo va ricercato proprio nell’atteggiamento del Comitato Internazionale. «Le loro rivendicazioni non consentono l’avvio e la definizione di una vasta area di servizi, che lo stesso Comitato Internazionale ritiene di sua prerogativa», spiega Ferrarese. Il nodo del contendere riguarda i costi e i contratti: «Non ci consentono la valutazione dei costi di questi servizi nel rispetto della normativa nazionale. Tale posizione, ad oggi, ha determinato un ritardo di oltre sei mesi». Insomma, per Ferrarese i cantieri corrono, mentre la burocrazia internazionale frena.