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Fragagnano, l’Ultima Cena come simbolo di integrazione: un camerunense e un’ucraina al rito dei Santi

Il tradizionale rito dei Santi, che rievoca l'Ultima Cena, si trasforma in un potente messaggio di accoglienza e inclusione a Fragagnano nel Tarantino. Domenica 16 marzo, la chiesa Madonn del Carmine ospiterà la 18esima edizione dell'evento, dove nove partecipanti si riuniranno attorno a un altare appositamente allestito. Quest'anno, due volontari d'eccezione, fuggiti dalla guerra nei…

Il tradizionale rito dei Santi, che rievoca l’Ultima Cena, si trasforma in un potente messaggio di accoglienza e inclusione a Fragagnano nel Tarantino. Domenica 16 marzo, la chiesa Madonn del Carmine ospiterà la 18esima edizione dell’evento, dove nove partecipanti si riuniranno attorno a un altare appositamente allestito.

Quest’anno, due volontari d’eccezione, fuggiti dalla guerra nei loro paesi d’origine, si uniranno alla celebrazione: un ragazzo del Camerun, residente nel quartiere Tamburi di Taranto, e una donna ucraina, che vive a Fragagnano da alcuni anni.

L’evento, organizzato dalla Pro Loco e diretto dal regista Alfredo Traversa, prevede la lavanda delle mani, la chiamata dei Santi e la disposizione attorno alla tavola, con San Giuseppe a capotavola. Seguirà un banchetto di tredici pietanze, ognuna con un significato simbolico, accompagnato da testi tratti dalle sacre scritture e dalla tradizione locale.

L’iniziativa, a ingresso gratuito, si inserisce nell’ambito dell’anno del Giubileo e gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia e del Comune di Fragagnano.

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