È finito in carcere, a Taranto, il 42enne originario di Casoria che lunedì scorso è stato arrestato dai carabinieri del capoluogo ionico dopo aver commesso una truffa ai danni di un 89enne.
L’uomo è stato notato all’interno di un’auto, una Opel Mokka grigia, parcheggiata in doppia fila. Indossava un berretto scuro con la visiera e teneva il capo abbassato per non correre il rischio di farsi riconoscere o inquadrare da eventuali telecamere.
I militari, insospettiti, hanno deciso di effettuare un rapido controllo sulla targa del veicolo, scoprendo che era stata noleggiata in provincia di Napoli. Dalla centrale operativa, intanto, è arrivata la conferma che il mezzo era coinvolto in una truffa.
I carabinieri hanno così deciso di fermare l’uomo che, per tutta risposta, si è dato alla fuga a bordo dell’auto. Dopo un inseguimento proseguito per diversi chilometri, nonostante i militari avessero attivato lampeggianti e sirene, il 42enne è stato fermato e, nel tentativo di nascondere le prove, ha tentato di distruggere il proprio smartphone. Secondo i militari, l’uomo si sarebbe liberato anche di una fede nuziale sottratta all’89enne poco prima.
L’anziano, infatti, sarebbe stato contattato dall’uomo che, fingendosi un carabiniere avrebbe chiesto del denaro per risolvere un presunto incidente stradale causato dal figlio. Successivamente, il truffatore si è recato a casa della vittima, facendosi consegnare 300 euro in contanti e la fede in oro.
Il 42enne è stato arrestato e condotto in carcere a Taranto.