Cittadini e attivisti di comitati e movimenti si sono riuniti, stamattina, sotto Palazzo di Città a Taranto, per ribadire la propria posizione in relazione alla vicenda dell’ex Ilva. Dicono no all’accordo di programma interistituzionale che il governo si appresta a concludere nonostante l’assenza del sindaco di Taranto Piero Bitetti, che si è dimesso due giorni fa, e rifiutano l’etichetta di violenti riferendosi ad alcuni resoconti giornalistici sulla contestazione al primo cittadino dell’altra sera.
«Noi urlatori? Nessuna violenza, siamo stanchi di subire. È stata solo strumentalizzata la nostra rabbia», hanno riferito alcuni dei partecipanti al sit in che hanno voluto tenere ugualmente il presidio, già programmato, anche se è saltato il consiglio comunale monotematico sull’accordo di programma dopo le dimissioni del primo cittadino.
Domani, invece, si terrà ugualmente il vertice al Mimit per definire l’accordo con gli enti locali che dovrebbe prevedere la realizzazione di tre forni elettrici per sostituire progressivamente gli altiforni, rimandando a un momento successivo l’approfondimento sul polo Dri.
Al sit in di stamattina erano presenti portavoce di diverse associazioni, tra cui Genitori Tarantini, Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, Lmo – Lavoratori metalmeccanici organizzati, Cobas, Comitato contro le discariche. Alcuni bambini avevano il volto coperto con carta per il pane. E proprio ai bambini che si ammalano per le esposizioni all’inquinamento hanno dedicato un pensiero gli intervenuti. «Difendiamo i nostri figli. Questa fabbrica – ha sostenuto – non è compatibile con la salute».
È stata poi ricordata la battaglia delle donne di Cornigliano per la chiusura dell’area a caldo di quello stabilimento, sono stati mostrati striscioni e cartelli con le scritte “Tutto l’acciaio del mondo non vale la vita di un solo bambino” e “Ilva is a killer – Taranto libera” e sono stati citati esempi di riconversione e bonifica dopo la chiusura di impianti inquinanti.
Nel tardo pomeriggio, dalle ore 19, è previsto un altro sit-in organizzato dall’associazione Giustizia per Taranto in piazzetta Gandhi, accanto alla Prefettura.