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Sviluppo e Lavoro Taranto

Ex Ilva, rimossi i blocchi stradali a Taranto: mobilitazione sospesa ma restano le distanze col Governo

Rimossi i blocchi stradali, a Taranto, dopo il via libera del Consiglio dei ministri al decreto sulle misure urgenti per la prosecuzione delle attività produttive dell’ex Ilva e la convocazione di un tavolo unitario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il 28 novembre.

Restano le distanze tra il governo e i sindacati che chiedono la ripresa del confronto a Palazzo Chigi e il ritiro di un piano che a loro dire porterebbe alla chiusura degli stabilimenti.

Ieri la mobilitazione a Taranto con lo sciopero, l’occupazione della fabbrica e i blocchi sulle statali 100 e 106 e la strada per Statte, che hanno paralizzato la circolazione veicolare. I lavoratori dell’appalto metalmeccanico Eni, unitamente a tutte le Rsu, esprimendo la piena solidarietà ai lavoratori ex Ilva, avevano proclamato 8 ore di sciopero per oggi con l’obiettivo di sostenere la mobilitazione. Ma l’iniziativa è stata sospesa dopo la convocazione del vertice del 28 novembre.

Le sigle metalmeccaniche chiederanno innanzitutto che l’incontro sia contestuale e non in due momenti distinti, come indicato nella nota di convocazione del Mimit, tra gli impianti del Nord e il resto dei siti del gruppo.

Fim, Fiom, Uilm e Usb torneranno comunque a riunirsi oggi per fare il punto e decidere eventuali altre iniziative. Per i sindacati se non sarà modificato il piano, che prevede la rimodulazione dell’attività produttiva, la fermata delle batterie di cokefazione dall’1 gennaio e un percorso di formazione per 1550 lavoratori che si aggiungerebbe ai 4450 in cassa integrazione straordinaria, a marzo lo stabilimento di Taranto è destinato a chiudere.

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