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Ex Ilva, parla il sindaco di Taranto: «Basta scelte dall’alto e veleni sulla città» – VIDEO

«Le decisioni saranno prese dalla comunità, non saranno calate dall’alto», lo dice in auto il sindaco di Taranto, Pietro Bitetti, di ritorno da Roma, con accanto il presidente della Provincia che con lui e il governatore Emiliano, in questi ultimi due giorni, ha preso parte attiva ai summit al Ministero per decidere dell’accordo di programma sull’ex Ilva.

«Una settimana fa ci avevano dato un aut aut di 48 ore. Ora abbiamo altri 15 giorni per decidere e capire», afferma in un video su social rivolto ai suoi concittadini.

Gli 11 consiglieri

Bitetti è soddisfatto anche perchè è arrivato nella Capitale con in tasca un documento firmato nella notte dalla sua maggioranza, undici consiglieri comunali (espressione di Pd, Demos, Avs, Con, Democrazia Cristiana, Partito liberal democratico e della lista civica Unire Taranto) gli hanno chiesto di non firmare l’accordo di programma sulla decarbonizzazione dell’ex Ilva senza un preventivo confronto in Consiglio comunale: “Caro Piero, indirizziamo a te e alla Città il nostro sostegno pieno e convinto in questo momento delicato – scrivono i consiglieri – Non sei solo. Siamo al tuo fianco, pronti a contribuire con senso civico e spirito costruttivo a quel cambio di rotta che la nostra comunità attende da troppo tempo. Per questo riteniamo fondamentale che nulla debba essere firmato e che ogni decisione su questioni di così grande rilevanza venga rimandata e discussa a Taranto, in Consiglio comunale, affinché sia condivisa, ben vagliata e davvero orientata a una svolta strutturale, giusta e sostenibile». I firmatari chiedono che la città sia coinvolta nelle scelte cruciali e rifiutano le contrapposizioni che hanno segnato il passato.

Il futuro del porto

Il sindaco e il presidente della Provincia accettano. Ottengono tempo. Non solo: «Abbiamo detto di no alla nave rigassificatrice perchè abbiamo un progetto diverso», afferma.

Le compensazioni

Il presidente della Provincia, Palmisano ribadisce che si è parlato per la prima volta di compensazioni, ma anche di articolo 15, ovvero di impegni occupazionali da trovare, anche con il sostegno delle istituzioni. In attesa della decisione del Consiglio che si riunirà a breve. C’è un appuntamento più imminente ed è quello dell’Aia (la conferenza dei servizi si riunirà domani) e il ministro all’Ambiente Fratin ha ribadito ieri che «comunque la procedura va avanti».

La nuova Aia e il carbone

La nuova Aia è per il governo un passaggio necessario per andare avanti con il negoziato per trovare un acquirente per il gruppo, oggi in amministrazione straordinaria. La nuova gara partirà ad agosto. Ma anche su questo Bitetti ha le idee chiarissime: « Il nostro obiettivo è la cessazione del ciclo del carbone che avvelena la città e dobbiamo farlo nel minor tempo possibile. – dice il primo cittadino – la terza via c’è. E abbiamo bisogno del contributo di tutti. Noi non siamo tencici, ma prima di firmare qualsiasi accordo dobbiamo capire».

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