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Ex Ilva, nessuna garanzia per la retribuzione dei lavoratori dell’indotto: «Vogliamo certezze»

«Siamo davanti ad Acciaierie d'Italia assieme ai lavoratori della ditta Lacaita, una delle tante che soffre terribilmente nell'indotto. Ad oggi non ci sono garanzie su quando saranno corrisposte le retribuzioni degli ultimi mesi e la tensione sociale è alta». Lo afferma il segretario Fim Cisl di Taranto, per il settore indotto, Pietro Cantoro che, con…
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«Siamo davanti ad Acciaierie d’Italia assieme ai lavoratori della ditta Lacaita, una delle tante che soffre terribilmente nell’indotto. Ad oggi non ci sono garanzie su quando saranno corrisposte le retribuzioni degli ultimi mesi e la tensione sociale è alta». Lo afferma il segretario Fim Cisl di Taranto, per il settore indotto, Pietro Cantoro che, con i lavoratori dell’azienda Licaita, sta partecipando al sit-in organizzato questa mattina davanti alla sede della direzione dello stabilimento ex Ilva di Taranto.

Fim Cisl e Fiom Cgil hanno proclamato uno sciopero di otto ore, fino alle 12 di oggi, dei lavoratori dell’azienda Lacaita dell’indotto.
«I lavoratori, non solo quelli della ditta Lacaita, vogliono risposte e non promesse che non vengono mantenute. Manca un piano industriale: servono certezze sulla sicurezza, sulla manutenzione e sugli investimenti», conclude Cantoro.

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