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Ex Ilva, stop dei Cinque stelle: interrogazione di Turco contro la nave rigassificatrice

Dopo che Regione, Provincia e comune hanno sottoscritto con i sindacati metalmeccanici una sorta di piano industriale per l'ex Ilva, con tre forni elettrici e quattro impianti di preriduzione di ferro, arriva lo stop del Movimento cinque stelle. Pronte una mozione in Consiglio comunale, una raccolta firme e un emendamento presentato in Parlamento dal senatore…
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Dopo che Regione, Provincia e comune hanno sottoscritto con i sindacati metalmeccanici una sorta di piano industriale per l’ex Ilva, con tre forni elettrici e quattro impianti di preriduzione di ferro, arriva lo stop del Movimento cinque stelle. Pronte una mozione in Consiglio comunale, una raccolta firme e un emendamento presentato in Parlamento dal senatore Mario Turco per dire «no alla nave rigassificatrice». Il gruppo territoriale annuncia il deposito di una mozione in Consiglio comunale a firma della consigliera Annagrazia Angolano, per definire in modo chiaro la posizione politica dell’assise comunale sull’accordo di programma relativo all’ex Ilva.

La mozione intende fare piena chiarezza istituzionale su un accordo che prevede la trasformazione del polo siderurgico con forni elettrici e impianti Dri, ma che, secondo quanto dichiarato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, sarebbe alimentato da una nave rigassificatrice destinata ad ormeggiare nel porto di Taranto.

La battaglia

Una prospettiva già formalmente respinta dal Comune in sedi istituzionali ed anche da molti consiglieri di maggioranza e che continua a sollevare sospetti su gravi criticità ambientali, sanitarie e di sicurezza, anche in relazione alla collocazione ipotizzata dell’impianto. Con la mozione si chiede di ribadire la contrarietà del Consiglio comunale alla nave rigassificatrice, garantire coerenza dell’azione amministrativa rispetto agli atti già assunti, fornire un indirizzo politico chiaro sulle alternative di approvvigionamento energetico.

Parallelamente, il senatore Mario Turco, vicepresidente nazionale del M5S, ha annunciato la presentazione di un emendamento in Parlamento per escludere esplicitamente la nave rigassificatrice dal percorso previsto per l’ex Ilva. A sostegno di questa iniziativa istituzionale, il gruppo territoriale avvia anche una raccolta firme, per coinvolgere direttamente la cittadinanza e rafforzare la posizione espressa a livello comunale e parlamentare.

«Taranto non può essere ancora una volta destinataria di scelte calate dall’alto», dicono dal gruppo territoriale del movimento. «Il futuro industriale della città deve essere compatibile con la tutela della salute, dell’ambiente e della sicurezza del territorio. La volontà della comunità locale va rispettata».

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