«Se ai dipendenti di questa fabbrica si dovesse concedere di produrre ancora acciaio, gli stessi contribuiranno concretamente alla realizzazione di un nuovo ponte, quello sullo Stretto».
Lo ha detto il commissario straordinario di Acciaierie d’Italia in As Giancarlo Quaranta, intervenendo alla messa di precetto pasquale celebrata nello stabilimento siderurgico di Taranto ieri dall’arcivescovo Ciro Miniero. Quaranta ha illustrato l’attività della gestione commissariale chiamata da poco più di un anno «ad agire per donare un futuro a decine di migliaia di lavoratori diretti e indiretti presenti su tutto il territorio nazionale attraverso la sopravvivenza delle fabbriche. Dal febbraio 2024 abbiamo chiuso – ha spiegato – i contenziosi ereditati, avviato la valutazione di impatto sanitario in anticipo rispetto agli obblighi europei, risposto a tutte le richieste legittime di dati e informazioni, inserito nel bando di vendita dell’azienda l’impegno alla decarbonizzazione e al ristoro per la città. Abbiamo riattivato gli impianti nel rispetto degli standard ambientali, ricostruito la fiducia dei clienti storici e reso possibile il recupero dei crediti pregressi per dipendenti e fornitori».
«Ai collaboratori di questa fabbrica – ha concluso Quaranta – vogliamo dire: in questi anni avete dimostrato competenza, dignità e pazienza. È su queste basi che possiamo costruire il futuro dell’azienda».
La lettera
Ai dipendenti del siderurgico raccolti in preghiera col vescovo, è arrivata anche una lettera firmata dal ministro delle Imprese Adolfo Urso. Per prima cosa il ministro ha voluto fare il punto della situazione sulla cessione degli impianti industriali agli azeri di Baky Steel, risultati i migliori offerenti all’acquisizione dell’intero gruppo.
«Ci siamo impegnati per cercare la soluzione più affidabile focalizzandoci sulla solidità finanziaria, sulla sostenibilità industriale e sui benefici occupazionali per la vostra comunità» scrive Urso nella missiva letta dal commissario di Acciaierie d’Italia in As Davide Tabarelli. «I commissari straordinari hanno avviato la procedura per negoziare in via preferenziale con il consorzio azero guidato da Baku Steel company e Azerbaijan Investment company. Questa decisione è il risultato di un’analisi approfondita delle offerte arrivate», ha aggiunto Urso, sottolineando che «dopo anni di inerzie e promesse disattese, finalmente vediamo una prospettiva concreta e duratura. Vi assicuro che stiamo lavorando avendo ben presenti gli interessi di tutti e non lasciando indietro nessuno», ha scritto Urso, senza nascondere che «è un momento complesso a livello internazionale, per l’economia in generale e per la siderurgia in particolare».