Sull’ex Ilva, come Regione Puglia, «riteniamo che sia assolutamente indispensabile un coordinamento tra le competenze dei vari ministeri e la presidenza del Consiglio con un forte coinvolgimenti dei sindacati». A dichiararlo è il governatore uscente Michele Emiliano, intervenuto nell’audizione in nona commissione Industria del Senato sull’ultimo decreto legge sull’ex Ilva. «La decarbonizzazione con l’intervento di soggetto pubblico è un elemento essenziale» ha aggiunto Emiliano, per il quale «le difficoltà che stiamo trovando nell’avere un acquirente dimostrano che questa situazione è molto complessa e richiede una responsabilità pubblica che eviti quello che è accaduto con la precedente gestione», ha affermato riferendosi ad ArcelorMittal, «un soggetto privato che assume impegni e poi non è in grado di mantenere».
Entrando nei dettagli del nuovo dl, che assicura risorse sia per la continuità produttiva della fabbrica che per l’integrazione economica ai dipendenti diretti in cassa integrazione, Emiliano ha ricordato quanto fatto dalla Regione Puglia per aiutare le imprese legate all’ex Ilva mettendo a disposizione una quota dell’avanzo di amministrazione. «Abbiamo fatto uno sforzo – ha sostenuto Emiliano – per tutelare tutti quei soggetti che sarebbero rimasti danneggiati dal mancato pagamento del loro credito». Emiliano ha quindi manifestato «apprezzamento» per alcune misure del decreto legge, quelle riferite ai fondi per gli immobili di Taranto danneggiati dall’inquinamento della fabbrica e all’integrazione della cassa per i dipendenti, «un piccolo passo verso un territorio e dei lavoratori che da anni subiscono molte difficoltà», ha sottolineato.
Il presidente pugliese ha poi chiesto che «sia velocizzato il processo di reindustrializzazione» e ha definito «quanto mai opportuna la nomina del commissario e una call per le manifestazioni di interesse» relative alla reindustrializzazione del sito di Taranto. Emiliano ha infine chiesto che sia convocata una riunione per l’approfondimento energetico connesso all’ex Ilva, «l’incremento del fondo sanitario regionale per gestire l’incremento epidemiologico fuori scala e il potenziamento delle attività di studio e di ricerca che dovranno integrarsi con le compensazioni per l’area di Taranto».