L’accordo sull’ex Ilva proposto dal Governo «ci sembra segnato da precarietà, improvvisazione, assenza di certezze sul rispetto della salute e del lavoro nella nostra città». È netto il giudizio della maggioranza del Consiglio comunale di Taranto che rivolge un appello affinché «non si firmi il 31 luglio un’intesa che non ha il sostegno pieno delle istituzioni locali».
All’indomani dei momenti di forte tensione vissuti dal sindaco Piero Bitetti, che si è dimesso dopo essere rimasto per due ore bloccato a Palazzo di Città a causa della protesta di alcuni manifestanti, i consiglieri comunali di maggioranza si sono riuniti e, al termine dell’incontro, hanno espresso la propria posizione: «Riteniamo che il Consiglio comunale del 30 luglio non possa svolgersi per motivi di sicurezza e che, in assenza del sindaco, l’accordo di programma non possa essere sottoscritto il 31 luglio».
In riferimento a quanto accaduto al primo cittadino, affermano che «è gravissimo e va condannato. Costringerlo a rimanere chiuso in Municipio – aggiungono le forze di maggioranza – non è solo un atto di violenza verso la persona, ma anche la manifestazione di un modo di fare che non ci appartiene. Non è questa la comunità che vogliamo costruire».
I consiglieri ribadiscono la loro idea di città fondata sul confronto civile: «Ci siamo candidati per essere costruttori di una città coesa, dove il rispetto per le persone è un valore imprescindibile. Dove anche chi la pensa diversamente ha sempre diritto di esprimere la propria opinione, ma nessuno può arrogarsi il diritto di minacciare o lanciare invettive. Una comunità è sintesi di diversità, non dominio di chi urla più forte».
Sulla vicenda dell’ex Ilva, la maggioranza ribadisce di avere «a cuore le scelte che riguardano l’acciaieria» e conferma il sostegno alla decarbonizzazione «con la progressiva chiusura dell’area a caldo a carbone».
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, intanto, fa sapere che la riunione, già convocata per il 31 luglio d’intesa con la Regione Puglia e gli enti locali, «si terrà comunque».
L’incontro, spiegano dal Mimit, è finalizzato «alla definizione dell’Accordo di programma interistituzionale per la piena decarbonizzazione dello stabilimento di Taranto».
Il ministro Urso, si legge ancora in una nota, «ha interloquito questa mattina con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, anche in merito alle conseguenze delle dimissioni del sindaco di Taranto» e «ha assicurato» che si svolgerà «anche la successiva riunione con le forze sindacali, in programma per venerdì mattina a Palazzo Chigi».