Lo scontro a Taranto sul futuro dell’ex Ilva si fa sempre più acceso. Il Movimento 5 Stelle con la consigliera Annagrazia Angolano attacca il sindaco Piero Bitetti. E chiede un consiglio comunale urgente. Ricordando che nel verbale della conferenza dei servizi del 17 luglio scorso, il primo cittadino si era riservato di inviare successivamente una nota al consesso cittadino, ma non è stato fatto. Da qui la richiesta del Movimento 5 Stelle di avere accesso agli atti. Non solo Angolano pone un dubbio: «Ciò non ha permesso che il suo contenuto fosse contestualmente acquisito agli atti e valutato nella fase conclusiva del procedimento, con il rischio di renderlo giuridicamente irrilevante. È un punto dirimente: se la nota non è stata formalmente acquisita, il parere negativo del sindaco potrebbe risultare tardivo e quindi privo di efficacia».
L’annuncio
Da qui l’annuncio sul procedimento che si è deciso intraprendere: «un accesso agli atti, al fine di stabilire se l’azione del sindaco sia stata tempestiva o se, invece, sia rimasta fuori dall’iter amministrativo». Il Movimento 5 Stelle chiede anche altro, si interroga su come sia possibile che «il Comune di Taranto non ha revocato il precedente parere favorevole espresso dalla Commissaria Prefettizia alla concessione dell’Autorizzazione di Impatto Ambientale?».
Per tutte queste ragioni si chiede l’immediata convocazione di un Consiglio comunale straordinario, «che permetta finalmente un dibattito pubblico e trasparente. È doveroso che tutte le forze politiche si assumano le proprie responsabilità, discutendo dell’Aia e valutando seriamente l’ipotesi di un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale nell’interesse dei cittadini, dei lavoratori e dell’intero territorio».
Insomma la sua posizione è la stessa delle associazioni che stanno già raccogliendo i fondi per avviare il ricorso e che due giorni fa, con tanto di tecnici, hanno ribadito, definendo la decarbonizzazione annunciata solo uno slogan.