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Eccellenza, il Taranto nella tana dell’ostico Brilla Campi per allungare in vetta

Una sessantina di chilometri in linea d’aria per arrivare a Campi Salentina e scovare i tre punti nascosti appena sotto il terreno di gioco del “Roberto Trevisi.” Sono lì, a portata di mano per il Taranto e per prenderne possesso bisognerà piegare il fiero Brilla Campi. Tuttavia non è sempre oro ciò che luccica e infatti la trasferta, valida per il settimo turno del campionato di Eccellenza con fischio di iniziò alle 15,30, non si annuncia tra le più agevoli. Su quel campo ha rischiato di rimetterci le penne persino il Brindisi, che pure era andato in vantaggio su rigore. Il pareggio salentino direttamente dal piede di Marti, sfruttando un calcio fermo. Allenata da Matias Calabuig (ex tecnico di Casarano e Nardò), la squadra e tutta la cittadina sognano lo sgambetto al Taranto. Sarebbe un evento dai tratti marcatamente storici e inaspettati, visto che la società giallorossa è stata tra le ripescate in Eccellenza. Vi ha tratto beneficio, perché tra le perdenti dei playout è stata quella con il maggior numero di punti in classifica (44) al termine della scorsa stagione regolare.

Trasferta senza tifosi

I rossoblù, privi del sostegno dei tifosi per mancanza di un settore ospiti, non possono permettersi alcun passo falso, categoria in cui rientrerebbe anche un risultato di parità. I tre punti sono fondamentali, soprattutto in una giornata in cui si assisterà contemporaneamente allo scontro tra due delle tre inseguitrici del Taranto capolista: Bisceglie e Brindisi. Il Canosa, invece, riceverà la Nuova Spinazzola. Il turno, dunque, potrebbe puntellare il primato in classifica: tenerlo stretto è la missione di tutto il gruppo squadra e dello staff tecnico tarantino, galvanizzati dalla possibilità di misurarsi in Coppa Italia con il Brindisi. Nella serata di venerdì, infatti, la Corte sportiva di Appello ha accolto il ricorso portato avanti dall’avvocato Mattia Grassani. Sarà un’altra avventura da scrivere nei prossimi giorni. La storia di oggi, invece, richiede il finale che il Taranto ha saputo costruire cinque volte su sei. L’eccezione si è registrata a Galatina, ultima trasferta in ordine di tempo degli uomini di Ciro Danucci.

Le scelte

L’allenatore rossoblù dovrebbe riconfermare il 4-2-3-1, facendo però a meno ancora del centrale di difesa Konaté e dell’attaccante Kordic, ambedue alle prese con i problemi fisici da smaltire con un po’ di pazienza. Altrettanto da valutare le condizioni di Cristian Hadziosmanovic. Il laterale destro di difesa ha subito un duro colpo nell’ultima gara con il Bitonto, che potrebbe costringerlo a guardare i compagni dalla panchina. Al momento reparto più bersagliato dalla sfortuna appare la difesa. Dunque davanti all’estremo difensore De Simone la linea a quattro sarà composta da Souaré e Derosa sugli esterni e dai centrali Delvino e Brunetti. Sulla mediana è pressoché impossibile apportare modifiche di alcun genere, per cui le maglie da titolare saranno assegnate a Di Paolantonio ed Etchegoyen, mentre sulla trequarti Monetti, Russo e Calabria supporteranno Imoh.

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