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Crisi idrica a Taranto, De Palma: «Emergenza. Per salvare le campagne serve molta altra acqua»

Con l’arrivo delle alte temperature urge trovare soluzioni per l’erogazione idrica nei campi coltivati che altrimenti collasserebbero. Un passo in avanti lo ha compiuto l’onorevole Vito De Palma, parlamentare di Forza Italia, che ha scritto al presidente del consiglio d’amministrazione di Acque del Sud, Luigi Decollanz, che si occupa della gestione delle dighe lucane e della grande adduzione idrica verso la Puglia, e al commissario straordinario del consorzio Unico di Bonifica Centro Sud Puglia, Francesco Ferraro. «Sollecitato da molti agricoltori tarantini e associazioni di categoria – scrive De Palma – sottopongo una questione di assoluta urgenza che riguarda la stagione irrigua e il comparto agricolo della provincia di Taranto».

L’appello

«In concomitanza con l’inizio della stagione estiva – continua il parlamentare forzista – si registra un significativo incremento della domanda di acqua da parte delle imprese agricole locali, indispensabili per garantire la continuità produttiva e la salvaguardia delle colture». Il Consorzio Unico di Bonifica Sud Puglia, distretto di Taranto, che opera al servizio di un’ampia porzione del territorio provinciale, non riesce ad assicurare un’erogazione costante e adeguata alle effettive necessità degli agricoltori. «Per salvare le campagne e le produzioni risulta fondamentale un tempestivo potenziamento del flusso idrico da parte di Acque del Sud al fine di evitare gravi ripercussioni economiche e produttive per l’intero settore primario – sostiene De Palma – e resta essenziale garantire agli agricoltori un servizio all’altezza delle difficoltà attuali attraverso una distribuzione idrica adeguata e una comunicazione trasparente sulla programmazione in atto». È quanto chiede De Palma, più acqua per i campi che rischiano, a causa delle alte temperature e della scarsità di pioggia, di diventare aride e improduttive mandando in aria gli sforzi economici e fisici degli agricoltori che sono esposti alle bizze del tempo. «La filiera agricola – fa notare ancora Vito De Palma – è strategica per l’economia e l’occupazione del nostro territorio e si rende disponibile, per il bene delle comunità locali, ad un confronto tecnico-istituzionale finalizzato a fronteggiare tempestivamente quella che è ormai diventata una vera e propria emergenza».

Il problema

L’attuale situazione idrica nei campi si ripete ciclicamente ma quest’anno si presenta ancora più drammatica a causa dei cambiamenti climatici. L’approvvigionamento idrico per il territorio tarantino arriva principalmente dal fiume Tara e dall’acquedotto Ionico-Sinni trasportando acqua dalla vicina Basilicata, partendo dalla diga di Monte Cotugno che porta acqua all’arco ionico e alla zona orientale del tarantino per uso irriguo, potabile e industriale. La superficie agricola utilizzata in Puglia è di circa 1,49 milioni di ettari e le colture più diffuse sono cereali, olivo e vite.

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