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Comunali a Taranto, prima uscita per Bitetti: il Pd spera ancora che il M5S ci ripensi

Ieri mattina la prima uscita pubblica da candidato sindaco per Piero Bitetti, ex presidente del consiglio comunale nel Melucci 2, sfiduciato e sostituito, seppur per un breve periodo, da Luigi Abbate prima delle dimissioni di gran parte dei consiglieri comunali che hanno fatto cadere consiglio e sindaco prima della scadenza naturale. Oggi Bitetti rappresenta il…

Ieri mattina la prima uscita pubblica da candidato sindaco per Piero Bitetti, ex presidente del consiglio comunale nel Melucci 2, sfiduciato e sostituito, seppur per un breve periodo, da Luigi Abbate prima delle dimissioni di gran parte dei consiglieri comunali che hanno fatto cadere consiglio e sindaco prima della scadenza naturale. Oggi Bitetti rappresenta il candidato sindaco di una larga parte del centrosinistra. Indicato dal Partito democratico e Con ha ora al suo fianco Alleanza Verdi Sinistra, Socialismo 21, Demos, Azione e Partito liberal democratico.

Con il Partito Socialista, c’è già stato un primo tavolo di confronto che però non ha sortito nulla. Per quanto riguarda il Movimento5Stelle e quella auspicata alleanza a campo largo Bitetti spera che non si tratti di una decisione definitiva, correre da soli con un proprio candidato sindaco. E il senatore Mario Turco, vice presidente pentastellato, però a riguardo non ha dubbi «non si può più tornare indietro perché la decisione è stata presa dall’assemblea che ha votato all’unanimità Annagrazia Angolano come candidato sindaco e dunque noi andremo avanti per la nostra strada».

Discontinuità col passato

Per quanto riguarda la precedente amministrazione ha ricordato «abbiamo voluto dare una spallata a quell’amministrazione guidata da Melucci e non la temiamo, siamo pronti a governare dal primo giorno utile. Non faremo sconti a nessuno. Siamo stati noi a mandare a casa Melucci mettendo da parte le poltrone per dare priorità alla città. Il nostro percorso amministrativo e politico rappresenterà un forte elemento di discontinuità rispetto a quello del passato che è ora di mettere da parte». Nell’ambito dell’incontro si è parlato del programma ma anche di quelli che vengono definiti melucciani «tutti possiamo sbagliare e cambiare idea non per questo mi sento di crocifiggere nessuno». Infine l’invito ad andare a votare.

Filippetti: punti in comune

Ma il Pd spera nel campo largo e nell’alleanza del M5S, infatti nello stesso giorno dell’uscita pubblica di Bitetti, Anna Filippelli, segretario provinciale del Pd è pronta al confronto: «Leggendo il loro programma ci sono molti punti che ci vedono in sintonia» ha dichiarato. E poi continua: «Sui no che il Movimento pone (dissalatore, rigassificatore, parco eolico) noi rispondiamo con una visione riformista e attenta alla sostenibilità» e conclude: «se davvero oggi il centro del dibattito sono i contenuti, siamo i primi a volerli discutere. Siamo convinti che l’unità del centrosinistra sia, a tutti i livelli, irrinunciabile. Siamo testardamente unitari ovunque, anche a Taranto».
Gabriella Casabona

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