Centrosinistra e centrodestra a caccia del volto migliore per la corsa a sindaco. Domani i vertici del Pd consulteranno la base dei circoli per incontrare il giorno dopo gli alleati di coalizione con un nome. Finora nelle fila dem si sono fatti quelli del consigliere Vincenzo Di Gregorio e della numero due regionale Francesca Viggiano, pronta però a fare a un passo di lato in favore di Mattia Giorno. Già ai primi della prossima settimana si potrebbe conoscere il nome del candidato sindaco. Sono pronti a scendere in campo anche l’ex presidente del Consiglio Piero Bitetti, le cui quotazioni sono in rialzo e il senatore pentastellato Mario Turco, che ha posto il veto solo su trasformisti, ex “melucciani” e persone con precedenti penali. Tra i nomi in pista c’è anche quello dell’ex consigliere comunale Gianni Liviano.
Le primarie
E ieri, proprio dal movimento Demos, i segretari Alessandra Lorusso e Saverio Todaro hanno rilanciato le primarie per tenere unita la coalizione. «Chi pensa di voler imporre schemi e nomi studiati a tavolino, oltre a non rispettare la ricchezza della diversità, fa un’offesa anche al metodo democratico». A mettere fretta c’è anche il movimento Con, espressione politica del governatore Michele Emiliano, che chiede una scelta di discontinuità rispetto al passato, rilanciando la candidatura di Bitetti. «Dobbiamo imparare da tarantini ad assumerci le nostre responsabilità e a camminare insieme», dice il coordinatore Francesco Falcone.
Tacente nel mirino
Mentre il centrodestra non ha ancora trovato la quadra, il partito di Schlein spara ad alzo zero su uno dei nomi circolanti, quello del presidente di Ctp Francesco Tacente. «Se fosse lui il candidato, trova conferma la circostanza che il centrodestra sosteneva l’amministrazione Melucci e fingeva di attaccarla sui giornali. Tacente solo qualche settimana fa era lo scudiero di Melucci, tra i primi ad aderire a “Io c’entro”. Possibile che il centrodestra non avesse al suo interno donne e uomini adeguati ad ambire a quel ruolo? Tacente già delinea il suo profilo di continuità portando la città verso il Melucci tre», attacca la segretaria Anna Filippetti. «Travisano la realtà», replica il diretto interessato. «Fui nominato alla presidenza del Ctp dal presidente Gugliotti, di centrodestra. Anche con Melucci ho avuto rapporti cordiali e credo che non mi abbia revocato per come ho gestito l’azienda. Tirarmi in campo affibbiandomi casacche senza che io abbia partecipato ad alcuna riunione politica finora mi pare sinceramente eccessivo», commenta l’avvocato Tacente. Nel centrodestra si naviga ancora a vista. «Sarebbe preferibile un rappresentante politico, ma va bene anche una personalità della società civile che sia riconoscibile nei valori e principi del centrodestra. Stiamo valutando alcuni nomi e nei prossimi giorni proporremo un nome che sia espressione dell’intera coalizione» dice il coordinatore cittadino di FdI Gianluca Mongelli.