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Comunali a Taranto, Filippetti (Pd) contro Tacente: «È la continuità di Melucci»

Il passo avanti di Francesco Tacente, dall'altro ieri ufficialmente disponibile a candidarsi a sindaco, fa registrare reazioni opposte. Freddo glaciale tra i potenziali alleati del centrodestra, FdI e FI, mentre si scaldano gli animi nel centrosinistra. Le forze conservatrici e moderate di centrodestra sembrano non gradire la fuga in avanti dei civici in pieno tavolo…

Il passo avanti di Francesco Tacente, dall’altro ieri ufficialmente disponibile a candidarsi a sindaco, fa registrare reazioni opposte. Freddo glaciale tra i potenziali alleati del centrodestra, FdI e FI, mentre si scaldano gli animi nel centrosinistra. Le forze conservatrici e moderate di centrodestra sembrano non gradire la fuga in avanti dei civici in pieno tavolo nazionale in corso e non è escluso che si arrivi a una rottura definitiva, con due candidati di area. Restano in corsa Luca Lazzaro per Fratelli d’Italia e Massimiliano Di Cuia per Forza Italia. Dal fronte opposto, arrivano le bordate della segretaria cittadina dei dem Anna Filippetti, secondo la quale «Tacente è la prosecuzione della vecchia amministrazione».

Le critiche

«Stupiscono il metodo e il merito con cui Tacente si candida a sindaco. Qualche riga piena di pensieri scontati, privi della concretezza di cui la comunità tarantina ha invece necessità. Tacente prova a smarcarsi, ma lo fa male e troppo tardi. Mentre scrive che l’amministrazione Melucci aveva esaurito da tempo la sua spinta propulsiva, è ancora il presidente di una società partecipata nominato proprio dall’ex sindaco. Per non parlare di tutti gli ex amministratori, che hanno partecipato attivamente anche alla sfiducia ai danni di Piero Bitetti per favorire la nomina di Abbate presidente del Consiglio e che hanno avuto ruoli di primo piano fino all’ultimo momento utile, e adesso si schierano a sostegno di Tacente che pensa di prendere in giro i tarantini parlando di novità e cambiamento», scrive Filippetti in una nota. «Tacente si sarebbe dovuto dimettere dal suo incarico, come hanno fatto gli esponenti del Pd. L’attaccamento alla poltrona è una delle degenerazioni di cui Taranto ha bisogno di liberarsi», scrive la segretaria.

L’appello di Bitetti

Il candidato del centrosinistra Piero Bitetti, intanto, lancia un appello alla legalità non troppo velatamente diretto proprio a Tacente, che guida il Ctp. «Sarebbe auspicabile – dice – che in campagna elettorale le aziende a partecipazione pubblica limitassero le proprie comunicazioni per prevenire rischi di interferenza e distorsioni nella libera consultazione. Va evitato un vantaggio a favore dei candidati uscenti, considerate le numerose occasioni di comunicazione e di visibilità».

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