La Guardia di finanza di Taranto ha posto agli arresti domiciliari un imprenditore di San Giorgio Ionico, nel tarantino, titolare di una ditta individuale che si occupava del commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi, accusato di aver ceduto carburante agricolo, sottoposto ad aliquota d’accisa ridotta, a soggetti non aventi diritto.
Stando a quanto emerso dalle indagini, l’imprenditore vendeva il carburante a persone non autorizzate all’acquisto con aliquota agevolata, intestando i documenti di accompagnamento ad ignari acquirenti aventi diritto, alcuni dei quali già deceduti.
Sarebbero stati ceduti, con questo metodo fraudolento, 3 milioni e 13 mila litri di prodotto, con un’evasione di imposte (Iva e accise) pari a 2,6 milioni di euro.
Le indagini riguardano l’imprenditore, posto ai domiciliari, e altre tre persone, due delle quali appartenenti al suo stesso nucleo familiare, indagati per associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato, falso ideologico, sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa e irregolarità nella circolazione di prodotti sottoposti ad accisa.
Contestualmente è stato eseguito il sequestro preventivo di beni immobili e disponibilità finanziarie facenti capo alle persone indagate, pari a 2,6 milioni di euro.










