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Carabiniere ucciso in Puglia, conferito l’incarico per l’autopsia su Mastropietro. Gli agenti indagati sono anche vittime

È il medico legale Roberto Vaglio a eseguire l'autopsia sul corpo di Michele Mastropietro, 59enne pregiudicato di San Giorgio Jonico, morto giovedì nel corso della sparatoria nelle campagne di Grottaglie, poco dopo l'uccisione del brigadiere capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie, anch'egli 59enne. L'incarico è stato conferito dal pubblico ministero Filippo Ciardo della Procura della Repubblica…
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È il medico legale Roberto Vaglio a eseguire l’autopsia sul corpo di Michele Mastropietro, 59enne pregiudicato di San Giorgio Jonico, morto giovedì nel corso della sparatoria nelle campagne di Grottaglie, poco dopo l’uccisione del brigadiere capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie, anch’egli 59enne.

L’incarico è stato conferito dal pubblico ministero Filippo Ciardo della Procura della Repubblica di Taranto.

Mastropietro era in compagnia del complice Camillo Giannattasio, 57enne di Carosino, quando i due sono stati raggiunti da due agenti della polizia. Giannattasio è stato arrestato.

L’esame autoptico sul corpo del 59enne viene eseguito nell’ospedale “Santissima Annunziata” di Taranto.

Due agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Grottaglie sono indagati per eccesso colposo nell’utilizzo legittimo delle armi.

Mastropietro aveva precedenti per rapina ed aveva scontato anche una lunga pena.

Ieri è stato diffuso un video, acquisito agli atti dalla Procura, nel quale si vede l’uomo, seduto per terra in manette e ancora vivo, mentre viene mantenuto alle spalle da uno degli agenti. Il suo complice, incensurato, si era arreso subito. In mattinata il brigadiere era morto nelle campagne di Francavilla Fontana, nel brindisino, dove era in servizio nel nucleo radiomobile.

È possibile che venga disposta anche una perizia balistica per capire chi ha sparato la mattina al militare e comprendere la dinamica della sparatoria successiva a Grottaglie.

Gli agenti indagati sono anche parti offese per tentato omicidio e lesioni

I due agenti di polizia indagati sono anche parti offese perché, secondo l’ipotesi della Procura, sono vittime di tentato omicidio e lesioni.

Mastropietro, stando a quanto riferito da alcuni testimoni presenti (una decina quelli ascoltati), dopo aver tentato una fuga rocambolesca tra muretti a secco, ulivi e campi di grano, avrebbe sparato verso gli agenti (oltre che in altre direzioni). Uno di loro sarebbe stato ferito di striscio a un piede.

La pistola di Mastropietro, che potrebbe aver usato anche nella sparatoria della mattina a Francavilla in cui è morto il militare, a un certo punto si sarebbe inceppata. Poi, raggiunto da un colpo d’arma da fuoco, il pregiudicato si è seduto a terra in un campo. Lì è stato ammanettato e mantenuto da dietro da un poliziotto. È rimasto vivo per alcuni minuti come dimostra il video diffuso ieri. Poco dopo è morto nonostante l’arrivo dei soccorsi del 118.

I due agenti si sono fatti refertare, anche perchè hanno riportato altre lesioni a causa dell’inseguimento.

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