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Brindisi-Taranto, dalla gastroenterite all’assenza forzata: la cronistoria di una rinuncia

Ventiquattro ore particolarmente adrenaliniche hanno scosso il Taranto alla vigilia del tanto atteso derby con il Brindisi, valido per il ritorno del primo turno di Coppa Italia di Eccellenza. La gara, in programma ieri alle 15,30 allo stadio Fanuzzi, non si è disputata a causa di una straordinaria emergenza sanitaria che ha decimato la rosa…
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Ventiquattro ore particolarmente adrenaliniche hanno scosso il Taranto alla vigilia del tanto atteso derby con il Brindisi, valido per il ritorno del primo turno di Coppa Italia di Eccellenza. La gara, in programma ieri alle 15,30 allo stadio Fanuzzi, non si è disputata a causa di una straordinaria emergenza sanitaria che ha decimato la rosa di Ciro Danucci.

La vicenda

Tutto è iniziato nel pomeriggio di martedì 23 settembre quando, dopo l’allenamento, numerosi giocatori rossoblù hanno accusato forti dolori gastrointestinali, informando tempestivamente lo staff medico. La situazione è precipitata il giorno seguente: il portiere Fallani è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Taranto, mentre Calabria, Joao Pedro Da Silva, Delvino, Hadziosmanovic, Konate, Malltezi, Pino, Souare e Terrana hanno dovuto far ricorso alle cure ospedaliere per il peggioramento delle condizioni fisiche. Gli accertamenti hanno confermato per tutti una gastroenterite da tossinfezione alimentare, con prognosi variabile dai due ai quattro giorni.

Con 10 calciatori indisponibili, il Taranto non avrebbe potuto schierare la formazione migliore. Per questo, nella serata del 24 settembre, il club ha presentato tramite l’avvocato Grassani una richiesta ufficiale di rinvio per causa di forza maggiore, inviando Pec sia al Comitato Regionale Puglia sia al Brindisi FC. La risposta degli adriatici non si è fatta attendere, ma non è stata favorevole: in una nota stampa, il Brindisi ha precisato «di non aver fornito alcuna risposta, in quanto non si è trattato di una richiesta diretta della società SS Taranto, bensì di uno scambio epistolare tra un legale di diritto sportivo e il Comitato Regionale».

La rinuncia alla partita

Nella surreale giornata di ieri, mentre il Taranto decideva di non presentarsi al Fanuzzi, il Brindisi di Ciullo è regolarmente sceso in campo, procedendo con il riconoscimento dinanzi alla terna arbitrale. Trascorsi i canonici 45 minuti dall’orario d’inizio, l’arbitro ha fischiato la fine, redigendo il referto e demandando ogni decisione al giudice sportivo. Ora la palla passa proprio a quest’ultimo: gli ionici potranno appellarsi all’articolo 55 delle NOIF, che tutela i casi di forza maggiore. Se la documentazione medica sarà ritenuta idonea e la causa non imputabile alla società, il 3-0 a tavolino potrebbe essere annullato e la sfida riprogrammata in nuova data.

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