«Le torce dell’Eni a Taranto oggi hanno riempito di fumo nero la città a causa di un guasto nella centrale turbo gas, il capoluogo ionico e la sua popolazione è massacrata dall’inquinamento nella corresponsabilità del governo», così il co-portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli, in riferimento a quanto accaduto questa mattina, quando le torce della raffineria Eni hanno sprigionato del fumo nero che si è riversato sulla città.
Taranto, ricorda Bonelli, è stata definita dall’Onu «una tra le città più inquinate del mondo a causa dell’Ilva e non solo, dove i diritti umani della popolazione sono stati violati: dal prossimo 28 febbraio al 1° marzo presso il consiglio per i diritti umani a Ginevra si discuterà dei diritti violati a Taranto e del rapporto Onu “The right to a clean healthy and sustainable environment, non-toxic environment”».
«Dopo 10 anni dal sequestro Ilva e dalla fallimentare cessione dell’Ilva ad Arcelor Mittal, Taranto è abbandonata al suo destino con le indagini epidemiologiche che indicano l’elevata incidenza di mortalità in modo particolare tra i bambini, di fronte ad una condanna della Corte di Giustizia di Strasburgo e il report dell’Onu ci vorrebbe un tribunale penale internazionale che punisca chi ha condannato un’intera popolazione a vivere nell’inquinamento e nella diossina», conclude Bonelli.










