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«Arrivò in caserma con due spade», nuove testimonianze al processo Dettori: uccise la madre strappandole il cuore

Nuovi inquietanti dettagli sono emersi oggi a Taranto durante l'udienza del processo in Corte d'Assise per l'efferato omicidio di Silvana La Rocca, la 73enne trucidata nella sua abitazione di Leporano lo scorso 13 novembre. Sotto accusa è il figlio, Salvatore Dettori, 46 anni, ex infermiere militare e reo confesso di uno dei delitti più brutali…
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Nuovi inquietanti dettagli sono emersi oggi a Taranto durante l’udienza del processo in Corte d’Assise per l’efferato omicidio di Silvana La Rocca, la 73enne trucidata nella sua abitazione di Leporano lo scorso 13 novembre. Sotto accusa è il figlio, Salvatore Dettori, 46 anni, ex infermiere militare e reo confesso di uno dei delitti più brutali degli ultimi anni nel Tarantino.

Durante l’interrogatorio di garanzia, Dettori aveva raccontato di aver ucciso la madre e di averle poi strappato il cuore, gettandolo in strada. L’autopsia ha successivamente confermato la rimozione dell’organo come atto post-mortem, mentre resta ancora senza conferma l’ipotesi investigativa di un gesto rituale.

Oggi in aula, tre ufficiali dei Carabinieri hanno ricostruito i primi momenti dell’inchiesta, descrivendo un imputato che appariva «apparentemente lucido». Uno dei dettagli più agghiaccianti emersi riguarda il momento in cui Dettori, convocato dagli investigatori, si presentò in caserma armato con due spade incrociate sulle spalle, abilmente nascoste sotto il giubbotto. Altri coltelli sono stati rinvenuti nella sua auto, ma nessuno di questi corrisponde a quelli utilizzati per l’omicidio.

Nonostante le dichiarazioni sconnesse rilasciate durante gli interrogatori – tra cui la presunta accusa rivolta alla madre di averlo costretto a pratiche cannibalistiche – la Corte d’Assise, presieduta da Fulvia Misserini, ha già respinto nelle passate udienze la richiesta di perizia psichiatrica avanzata dalla difesa. Nella prossima udienza, saranno ascoltati, tra gli altri, il nipote della vittima, un militare dell’Arma che fu il primo a scoprire il corpo della donna, e una vicina di casa. Il processo prosegue nel tentativo di fare piena luce su un delitto che ha profondamente scosso la comunità locale.

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