Vertenza Piazza Italia, il sindacato: «Bene la lettera di Emiliano a Ceetrus. È una vicenda di comunità»

La lettera aperta inviata dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’amministratore delegato di Ceetrus Italy spa nell’ambito della vertenza Piazza Italia, «rappresenta un grande segnale di responsabilità e attenzione alle dinamiche occupazionali del nostro territorio». È quanto afferma il segretario generale della Uiltucs Puglia, Marco Dell’Anna, dopo che il governatore pugliese ha chiesto a Etienne Dupy di cercare insieme una soluzione dopo l’intenzione dell’azienda di chiudere il punto vendita di “Piazza Italia” che si trova nel parco commerciale di Casamassima.

«La vicenda Piazza Italia – scrive Dell’Anna in una nota – è una vertenza di comunità che non può lasciare indifferente nessuno, operatori economici ed istituzioni in primis. La buona occupazione – prosegue – va sempre difesa e tutelata perché contribuisce ad innalzare il livello sociale ed economico di un intero territorio, rispondendo alle istanze ed ai fabbisogni delle persone, alla loro effettiva emancipazione. Oltre a condizionare positivamente i comportamenti di quegli operatori economici maggiormente restii ad applicare integralmente le regole contrattuali».

La difesa del lavoro, sottolinea il sindacalista, «ci deve vedere protagonisti ogniqualvolta operazioni speculative ne mettono in discussione le prospettive di continuità» ed è per questo che la vertenza Piazza Italia «non coinvolge solo 16 famiglie ma, più complessivamente, mette in discussione il sistema di regole che governa gli insediamenti dei centri commerciali».

Per Dell’Anna – che richiama l’articolo 41 della Costituzione che «ci ricorda che l’iniziativa economica privata è libera nel limite in cui non contrasti con l’utilità sociale» – «abbiamo bisogno di nuove regole a livello regionale che ci consentano di evitare che logiche speculative finalizzate esclusivamente al profitto, possano avere ripercussioni sui livelli occupazionali. Un rischio che riguarda migliaia di lavoratrici e lavoratori impegnati nelle attività all’Interno dei centri commerciali pugliesi».

Il sindacato chiede, dunque, che Ceetrus abbia «un comportamento più etico che non subordini il lavoro al profitto ed alla speculazione. Continueremo a portare avanti la nostra battaglia a difesa del lavoro e delle condizioni di crescita e sviluppo del nostro territorio, da troppo tempo afflitto dalle conseguenze della disoccupazione e dello sfruttamento», conclude Marco Dell’Anna.

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