Vertenza Leonardo di Grottaglie, i sindacati chiedono la convocazione di un tavolo nazionale

Si è svolto oggi, nella sede della Regione Puglia, l’incontro per discutere della vertenza Leonardo di Grottaglie dove per alcune settimane potrebbe fermarsi la produzione a causa della riduzione dei volumi del programma Boeing 787.

I sindacati Fim, Fiom e Uilm, è spiegato in una nota, hanno «posto i temi veri che sono al centro delle criticità dello stabilimento di Grottaglie».

A conclusione dell’incontro, proseguono i sindacati, «ci sono da registrare due cose, una negativa che va in continuità con il passato, l’assenza colpevole della Leonardo che continua il percorso di poca trasparenza anche istituzionale, di poca inclusività e collaborazione. La seconda positiva è una diversa determinazione della Regione Puglia che ha condiviso la volontà di avere un tavolo nazionale ma di regia pugliese con i ministeri competenti per vincolare Leonardo a diversificare la produzione oltre a pensare ad una riorganizzazione nazionale che è ciò che come Fim, Fiom e Uilm chiediamo da diverso tempo. Adesso guardiamo all’incontro del 24 giugno con la stessa azienda».

L’incontro di oggi è propedeutico a quello del 24 giugno a Roma nella sede di Unindustria con i vertici di Leonardo spa, le Rsu e le segreterie nazionali e territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm che dovrà affrontare la questione dei 1.500 dipendenti a rischio, tra diretto e indotto, dello stabilimento di Grottaglie.

Uno dei tre con cui la Leonardo è presente in Puglia, gli altri due a Foggia con la divisione aerostrutture (come Grottaglie), Brindisi con la divisione elicotteri e Taranto con elettronica per la Difesa.

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