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Taranto, stipendio tagliato ai dipendenti del call center malati: la denuncia

A partire dal primo novembre prossimo i lavoratori del call center Network Contacts di Taranto «affetti da patologie alle corde vocali o alla vista» vedranno ridursi l'orario di lavoro e le retribuzioni. È quanto denuncia il coordinamento Usb di Taranto. L'azienda, sottolinea il sindacato, «oggi ha raggiunto il punto più profondo di questo abisso» prendendo…

A partire dal primo novembre prossimo i lavoratori del call center Network Contacts di Taranto «affetti da patologie alle corde vocali o alla vista» vedranno ridursi l’orario di lavoro e le retribuzioni. È quanto denuncia il coordinamento Usb di Taranto.

L’azienda, sottolinea il sindacato, «oggi ha raggiunto il punto più profondo di questo abisso» prendendo una decisione «drastica, unilaterale e scellerata» e «trasformando pretestuosamente le prescrizioni mediche da strumenti di tutela della salute in trappole che li condannerebbero alla povertà assoluta».

Per il coordinamento Usb di Taranto «si tratta di provvedimenti che incidono su lavoratori già a tempo parziale e che riducono l’orario di lavoro e la retribuzione a meno di 20 ore settimanali, adottati anche in questo caso sotto lo sguardo indifferente del committente Enel, a maggioranza pubblica, che meno di due settimane fa non si faceva scrupolo di dichiarare davanti al Prefetto di Taranto di non avere alcuna responsabilità sociale nei confronti dei dipendenti dell’azienda fornitrice».

Slc Cgil, Fistel Cisl e Ugl Tlc hanno deciso di impugnare le lettere recapitate ai lavoratori e inoltrare una segnalazione alla Procura della Repubblica, all’Ispettorato del Lavoro, a Inail e Spesal.

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