Taranto, l’ipotesi del ministro Urso: gas dall’Azerbaijan per l’ex Ilva

Se l’emiro del Kuwait punterebbe e prendersi il Bari, ci potrebbe essere l’Azerbaijan nel futuro dell’ex Ilva di Taranto. L’ipotesi è stata avanzata nel corso dell’incontro a palazzo Piacentini tra il ministro del made in Italy, Adolfo Urso, e il ministro dell’economia dell’Azerbaijan, Mikayil Jabbarov.

La proposta

Nell’incontro romano il titolare del dicastero italiano avrebbe provato a sondare il terreno di una possibile cooperazione per rifornire di energia sostenibile, con l’utilizzo di gas naturale, lo stabilimento tarantino. «L’Azerbaijan è un partner strategico non solo come fornitore di energia, per gli approvvigionamenti di gas e petrolio, ma è un paese importante per l’attività delle nostre aziende», ha rimarcato Urso per concludere «Energia, tecnologie green, mobilità sostenibile e semiconduttori sono i settori sui quali Italia e Azerbaijan possono rispettivamente investire implementando partnership industriali e finanziarie».

L’incontro

La giornata dell’ex Ilva a palazzo Piacentini era stata inaugurata dall’incontro tra il ministro Adolfo Urso e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, per fare il punto della situazione sui processi di riconversione industriale dell’area ionica. Un confronto romano «per un aggiornamento puntuale del percorso che, unitamente alla gara in corso di preparazione per la destinazione dei compendi aziendali, deve condurre alla predisposizione dell’accordo di programma per la riconversione e decarbonizzazione dello stabilimento siderurgico di Taranto», come evidenzia il primo cittadino tarantino.

Le altre questioni

Ma non si è parlato solo del futuro dell’ex stabilimento Ilva. Con il ministro del made in Italy, il sindaco Melucci, ha potuto affrontare anche altri temi che riguardano lo sviluppo del territorio ionico, facendo riferimento alla «gestione delle crisi, fondi comunitari e nuovi investitori» per una strada tracciata dal ministero che per Taranto «resta impegnativa, ma decisiva».

Non a caso l’incontro di palazzo Piacentini è stato utile per sensibilizzare la struttura tecnica del ministero del made in Italy «verso il più accorto monitoraggio delle altre crisi industriali dell’area ionica», a cominciare dalla crisi dello stabilimento Hiab Italia e il futuro del sito produttivo di Leonardo a Grottaglie.

I programmi

Nel corso dell’incontro con il ministro Urso, il primo cittadino tarantino ha illustrato anche le nuove iniziative territoriali nell’ambito dei fondi del nuovo ciclo di programmazione Horizon Europe 2021-2027, anche per condividere gli argomenti «più attrattivi per i nuovi investimenti privati in terra ionica, specie nei comparti energia, innovazione tecnologica, carpenteria industriale» a tutela dei livelli occupazionali nell’intera area tarantina.

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